In questo articolo:

Che sia la volta buona? Credo di sì. Sono finalmente riuscito a realizzare un sito web che riesca sia a presentare in maniera professionale i miei lavori sia a portare avanti un blog meglio organizzato, più chiaro, più facile da gestire.

Come avrete visto, il mio sito è completamente rinnovato. Ne ho approfittato anche per lavorare sull’immagine. Ho impiegato 5 giorni di lavoro nei quali l’accesso al sito è stato sospeso, più diversi giorni di studio preliminare e ricerca. Perché tutto ‘sto lavoro?

La maggior parte delle aziende hanno un sito web, poche possono dire di avere un sito web di successo. Il più grande ostacolo, è la mancanza all’interno di molte aziende, specie piccole, di una cultura adeguata ai vertici. Le prime cose da sapere: come è fatto un sito web di successo? Che risultati deve dare? E perché merita un investimento?

 

L’Italia è uno dei paesi più in crescita al mondo… almeno per l’uso di internet.

Cominciamo dall’ultima domanda. Una percentuale sempre più alta di utenti, prima di effettuare un acquisto fa una ricerca sul web. Non solo per acquistare direttamente tramite qualche sito di e-commerce ma principalmente per trovare informazioni su prodotti e servizi. L’acquisto in molti casi si perfeziona in modo tradizionale: andando di persona nel negozio. Negli ultimi 6 anni le famiglie che usano internet sono aumentate circa del 60%. Il 70% degli italiani tra i 6 e i 45 anni di età  è connesso a internet. L’economia legata a internet aumenta, in Italia, del 15% l’anno. In effetti è in atto una rivoluzione nascosta di cui molti, specie i nostri politici, non si rendono conto. Informazione, prodotti e servizi, passano sempre meno attraverso i canali tradizionali.

 

Come si vede dal grafico, gli utenti internet in Italia sono quadruplicati dal 2001 al 2011. Il ritardo con gli altri paesi europei sta venendo recuperato velocemente. Fonte: Dati sull’Internet in Italia.

Si potrebbero citare molte altre statistiche che dimostrano che lo sviluppo di internet in Italia è continuo e rapido. Questo risponde ampiamente alla domanda che ho posto.

 

A cosa dovrebbe servire un sito web?

Sembra una domanda banale ma sono sicuro che molti darebbero risposte incerte. Che risultati deve dare? Branding awarness, ovvero consapevolezza del marchio, l’essere conosciuti e apprezzati. Contatti diretti o tramite ricerca. Vendite dirette o indirette. Scambio di informazioni. Questo, a grandi linee, è  tutto quello che deve fare un sito web.

 

Come dovrebbe essere fatto un sito web?

Deve presentare degli ottimi contenuti. Parlo sia di testi che di immagini. Non è un volantino. Non è pubblicità (anche se può contenere pubblicità). Le persone cercano un sito per approfondimenti. Deve esprimere una qualità precisa del prodotto e del servizio, deve mostrare in modo chiaro quali necessità vadano a soddisfare i prodotti e i servizi rappresentati, deve parlare di garanzie e favore i contatti. E, deve, deve, deve essere fatto in modo da risultare facilmente rintracciabile dai motori di ricerca. Deve integrarsi coi social media (facebook, linkdin ecc.) il cui uso richiede, comunque, un certo atteggiamento o strategia aziendale. Deve essere una risorsa il più  utile possibile nella rete del web.

 

Il web è anche una comunità

Se tu intendi il web come una comunità, un insieme di persone che si scambiano servizi,  prodotti, informazioni e impressioni, che parlano un loro linguaggio e aderiscono a un certo codice implicito, sei vicino al miglior concetto possibile che tu possa avere. Come in ogni comunità, se tu cotribuisci allora avrai qualcosa in cambio. Un bel prodotto in vendita, un bell’articolo, informazioni utili, sono esempi di contributo. Perciò un sito web deve contribuire. Non pubblicatelo solo  “perché ce l’hanno gli altri”.

Un sito web non è qualcosa che si crea e poi si lascia nel dimenticatoio. I siti web aggiornati attirano utenti, vengono tenuti in maggior considerazione dai motori di ricerca senza contare, il quasi ovvio fatto che, più pagine ha il tuo sito e più è facile essere rintracciati.

Quindi, hai capito perché ho riprogettato il mio sito web? So che è tempo speso bene.  Nei prossimi giorni intendo fare a breve una campagna su Adwords, il servizio di Google che porta persone al tuo sito facendo pagare solo le visite effettive. Che risultati darebbe se i visitatori fossero delusi da quanto trovano?

Spero che queste riflessioni, sebbene il mio punto di vista e tutt’altro che complete, vi siano di stimolo.

 

Un sito web dinamico… molto dinamico

Che sia la volta buona? Credo di sì. Sono finalmente riuscito a realizzare un sito web che riesca sia a presentare in maniera professionale i miei lavori sia a portare avanti un blog meglio organizzato, più chiaro, più facile da gestire.

Come avrete visto, il mio sito è completamente rinnovato. Ne ho approfittato anche per lavorare sull’immagine. Ho impiegato 5 giorni di lavoro nei quali l’accesso al sito è stato sospeso, più diversi giorni di studio preliminare e ricerca. Perché tutto ‘sto lavoro?

La maggior parte delle aziende hanno un sito web, poche possono dire di avere un sito web di successo. Il più grande ostacolo, è la mancanza all’interno di molte aziende, specie piccole, di una cultura adeguata ai vertici. Le prime cose da sapere: come è fatto un sito web di successo? Che risultati deve dare? E perché merita un investimento?

 

L’Italia è uno dei paesi più in crescita al mondo… almeno per l’uso di internet.

Cominciamo dall’ultima domanda. Una percentuale sempre più alta di utenti, prima di effettuare un acquisto fa una ricerca sul web. Non solo per acquistare direttamente tramite qualche sito di e-commerce ma principalmente per trovare informazioni su prodotti e servizi. L’acquisto in molti casi si perfeziona in modo tradizionale: andando di persona nel negozio. Negli ultimi 6 anni le famiglie che usano internet sono aumentate circa del 60%. Il 70% degli italiani tra i 6 e i 45 anni di età  è connesso a internet. L’economia legata a internet aumenta, in Italia, del 15% l’anno. In effetti è in atto una rivoluzione nascosta di cui molti, specie i nostri politici, non si rendono conto. Informazione, prodotti e servizi, passano sempre meno attraverso i canali tradizionali.

 

Come si vede dal grafico, gli utenti internet in Italia sono quadruplicati dal 2001 al 2011. Il ritardo con gli altri paesi europei sta venendo recuperato velocemente. Fonte: Dati sull’Internet in Italia.

Si potrebbero citare molte altre statistiche che dimostrano che lo sviluppo di internet in Italia è continuo e rapido. Questo risponde ampiamente alla domanda che ho posto.

 

A cosa dovrebbe servire un sito web?

Sembra una domanda banale ma sono sicuro che molti darebbero risposte incerte. Che risultati deve dare? Branding awarness, ovvero consapevolezza del marchio, l’essere conosciuti e apprezzati. Contatti diretti o tramite ricerca. Vendite dirette o indirette. Scambio di informazioni. Questo, a grandi linee, è  tutto quello che deve fare un sito web.

 

Come dovrebbe essere fatto un sito web?

Deve presentare degli ottimi contenuti. Parlo sia di testi che di immagini. Non è un volantino. Non è pubblicità (anche se può contenere pubblicità). Le persone cercano un sito per approfondimenti. Deve esprimere una qualità precisa del prodotto e del servizio, deve mostrare in modo chiaro quali necessità vadano a soddisfare i prodotti e i servizi rappresentati, deve parlare di garanzie e favore i contatti. E, deve, deve, deve essere fatto in modo da risultare facilmente rintracciabile dai motori di ricerca. Deve integrarsi coi social media (facebook, linkdin ecc.) il cui uso richiede, comunque, un certo atteggiamento o strategia aziendale. Deve essere una risorsa il più  utile possibile nella rete del web.

 

Il web è anche una comunità

Se tu intendi il web come una comunità, un insieme di persone che si scambiano servizi,  prodotti, informazioni e impressioni, che parlano un loro linguaggio e aderiscono a un certo codice implicito, sei vicino al miglior concetto possibile che tu possa avere. Come in ogni comunità, se tu cotribuisci allora avrai qualcosa in cambio. Un bel prodotto in vendita, un bell’articolo, informazioni utili, sono esempi di contributo. Perciò un sito web deve contribuire. Non pubblicatelo solo  “perché ce l’hanno gli altri”.

Un sito web non è qualcosa che si crea e poi si lascia nel dimenticatoio. I siti web aggiornati attirano utenti, vengono tenuti in maggior considerazione dai motori di ricerca senza contare, il quasi ovvio fatto che, più pagine ha il tuo sito e più è facile essere rintracciati.

Quindi, hai capito perché ho riprogettato il mio sito web? So che è tempo speso bene.  Nei prossimi giorni intendo fare a breve una campagna su Adwords, il servizio di Google che porta persone al tuo sito facendo pagare solo le visite effettive. Che risultati darebbe se i visitatori fossero delusi da quanto trovano?

Spero che queste riflessioni, sebbene il mio punto di vista e tutt’altro che complete, vi siano di stimolo.

 

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