Come dare il nome a un’attività o ad un prodotto

Nomi_aziende

Dare il nome ad una nuova attività o ad un nuovo prodotto è sempre un momento critico. Presa la decisione non si può tornare indietro.

Zinzin, uno studio specializzato in “naming” (assegnare nomi ad attività e prodotti) ha suddiviso i nomi in quattro categorie. Sono sicuro che comprendere queste categorie ampia la nostra prospettiva e ci aiuta a scegliere il nome più giusto. Ecco la traduzione di un estratto di un loro manuale liberamente scaricabile da internet.

Creedits: https://www.zinzin.com

Le quattro categorie di nomi

Nomi descrittivi. I nomi descrittivi spiegano semplicemente cosa fa un prodotto o una compagnia. Possono anche prendere la forma di acronimi o del nome del fondatore della compagnia. Nel passato la maggioranza dei nomi erano descrittivi e questo è ancora la strada preferita dalla maggior parte delle marche.

Questi nomi non sono mai stati i migliori e sfortunatamente, dall’avvento di internet e delle ricerche on line, è diventato praticamente impossibile creare una marchio efficace basato su un nome descrittivo. Per esempio, se nomini la tua nuova compagnia automobilistica “Auto Veloci”, nessuno sarò in grado di trovarti on line, perché il tuo nome sparirà tra tutti i risultati di ricerca per “auto veloci”.

Credere che un nome debba essere descrittivo per “spiegare ciò che facciamo”, è completamente sbagliato. Raramente un nome deve descrivere una marca. Il compito del nome è quello di rendere nota la marca, farla ricordare e farne parlare e questo viene difficilmente raggiunto dai nomi descrittivi.

Credere che un nome debba essere descrittivo per “spiegare ciò che facciamo”, è del tutto sbagliato.

Nomi inventati. Questa categoria di nomi include quelli completamente inventati, i miscugli di parole e le parole straniere che non sono ampiamente conosciute alle persone di lingua italiana. Nel migliore dei casi, i nomi inventati posso essere poetici, ritmici e adatti a far cogliere lo spirito di una marca (pensa a Google).

I nomi inventati sono una scelta più recente perché forniscono la via più facile per dare un nome a un dominio e per la registrazione di un marchio. I nomi inventati più scadenti, spesso sofferenti di una “sovrabbondanza morfemica”, insudiciano il panorama culturale e servono da monito per chi intraprende tale strada.

…i nomi inventati posso essere poetici, ritmici e adatti a far cogliere lo spirito di una marca (pensa a Google).

Nomi esperienziali. Questi sono nomi che si riferiscono all’esperienza dell’uso di un prodotto o di un servizio, a quello che una compagnia fa o ad un aspetto dell’esperienza umana. Questa categoria include anche tutti i nomi basati sugli aggettivi, tipo “Advanced”, “Superior”, “Vantage”, “Brillante”, “Super”, “Ultra”, “Mega” ecc. I nomi esperienziali sono di solito letterali e vengono di solito creati trovando la parola giusta che si adatta alla meta generale.

È possibile creare un nome esperienziale di successo ma farlo richiede una conoscenza approfondita del panorama dei nomi esistente perché in molti settori del marketing esistono nomi esperienziali molto, molto simili ognuno che reclama il suo piccolo spazio. Assicurati sempre di non cadere negli stessi tipi di nome come fanno gli altri.

Nomi evocativi. Questi sono nomi che agiscono metaforicamente, piuttosto che letteralmente, rispetto al posizionamento della marca. I nomi evocativi vanno oltre i beni e i servizi offerti e dipingono un quadro più ampio. Il migliore di essi richiama la cultura, il mito, la storia, la leggenda, l’immaginazione, l’arte e i rapporti personali di una cultura e lavora di solito su livelli multipli.

Quasi tutte le grandi marche con cui sei familiare hanno un nome evocativo. E di fatto, le migliori di queste, spesso offrono anche un significato descrittivo, inventato e/o esperienziale. In breve, lavorano su così tanti livelli che costantemente ci sorprendono con nuovi significati e sfumature.

Puoi scaricare il manuale completo qui

Conclusioni

Gli esperti del settore ci insegnano quindi che i nomi evocativi sono i più efficaci. Amazon, Oracle, Vodafone, Diesel, Decathlon, Chicco, Canale 5, sono alcuni esempi. Aggiungerei pesonalmente un vantaggio a questo tipo di naming rispetto agli altri: il nome evocativo è versatile perché può adattarsi ad un’azienda che diversifica molto la sua produzione e che può mutare nel tempo il suo servizio/prodotto.

Quello che può sembrare oggi il nome giusto, fra cinque o sei anni potrebbe non adattarsi se abbiamo scelto un nome descrittivo. Con un paio di miei cliente ho incontrato già questo problema.

Sono sicuro che queste spiegazioni saranno di enorme aiuto a chi si accinge a trovare il nome per un prodotto o per un’intera attività. Buon naming a tutti.

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Come dare il nome a un’attività o ad un prodotto

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Dare il nome ad una nuova attività o ad un nuovo prodotto è sempre un momento critico. Presa la decisione non si può tornare indietro.

Zinzin, uno studio specializzato in “naming” (assegnare nomi ad attività e prodotti) ha suddiviso i nomi in quattro categorie. Sono sicuro che comprendere queste categorie ampia la nostra prospettiva e ci aiuta a scegliere il nome più giusto. Ecco la traduzione di un estratto di un loro manuale liberamente scaricabile da internet.

Creedits: https://www.zinzin.com

Le quattro categorie di nomi

Nomi descrittivi. I nomi descrittivi spiegano semplicemente cosa fa un prodotto o una compagnia. Possono anche prendere la forma di acronimi o del nome del fondatore della compagnia. Nel passato la maggioranza dei nomi erano descrittivi e questo è ancora la strada preferita dalla maggior parte delle marche.

Questi nomi non sono mai stati i migliori e sfortunatamente, dall’avvento di internet e delle ricerche on line, è diventato praticamente impossibile creare una marchio efficace basato su un nome descrittivo. Per esempio, se nomini la tua nuova compagnia automobilistica “Auto Veloci”, nessuno sarò in grado di trovarti on line, perché il tuo nome sparirà tra tutti i risultati di ricerca per “auto veloci”.

Credere che un nome debba essere descrittivo per “spiegare ciò che facciamo”, è completamente sbagliato. Raramente un nome deve descrivere una marca. Il compito del nome è quello di rendere nota la marca, farla ricordare e farne parlare e questo viene difficilmente raggiunto dai nomi descrittivi.

Credere che un nome debba essere descrittivo per “spiegare ciò che facciamo”, è del tutto sbagliato.

Nomi inventati. Questa categoria di nomi include quelli completamente inventati, i miscugli di parole e le parole straniere che non sono ampiamente conosciute alle persone di lingua italiana. Nel migliore dei casi, i nomi inventati posso essere poetici, ritmici e adatti a far cogliere lo spirito di una marca (pensa a Google).

I nomi inventati sono una scelta più recente perché forniscono la via più facile per dare un nome a un dominio e per la registrazione di un marchio. I nomi inventati più scadenti, spesso sofferenti di una “sovrabbondanza morfemica”, insudiciano il panorama culturale e servono da monito per chi intraprende tale strada.

…i nomi inventati posso essere poetici, ritmici e adatti a far cogliere lo spirito di una marca (pensa a Google).

Nomi esperienziali. Questi sono nomi che si riferiscono all’esperienza dell’uso di un prodotto o di un servizio, a quello che una compagnia fa o ad un aspetto dell’esperienza umana. Questa categoria include anche tutti i nomi basati sugli aggettivi, tipo “Advanced”, “Superior”, “Vantage”, “Brillante”, “Super”, “Ultra”, “Mega” ecc. I nomi esperienziali sono di solito letterali e vengono di solito creati trovando la parola giusta che si adatta alla meta generale.

È possibile creare un nome esperienziale di successo ma farlo richiede una conoscenza approfondita del panorama dei nomi esistente perché in molti settori del marketing esistono nomi esperienziali molto, molto simili ognuno che reclama il suo piccolo spazio. Assicurati sempre di non cadere negli stessi tipi di nome come fanno gli altri.

Nomi evocativi. Questi sono nomi che agiscono metaforicamente, piuttosto che letteralmente, rispetto al posizionamento della marca. I nomi evocativi vanno oltre i beni e i servizi offerti e dipingono un quadro più ampio. Il migliore di essi richiama la cultura, il mito, la storia, la leggenda, l’immaginazione, l’arte e i rapporti personali di una cultura e lavora di solito su livelli multipli.

Quasi tutte le grandi marche con cui sei familiare hanno un nome evocativo. E di fatto, le migliori di queste, spesso offrono anche un significato descrittivo, inventato e/o esperienziale. In breve, lavorano su così tanti livelli che costantemente ci sorprendono con nuovi significati e sfumature.

Puoi scaricare il manuale completo qui

Conclusioni

Gli esperti del settore ci insegnano quindi che i nomi evocativi sono i più efficaci. Amazon, Oracle, Vodafone, Diesel, Decathlon, Chicco, Canale 5, sono alcuni esempi. Aggiungerei pesonalmente un vantaggio a questo tipo di naming rispetto agli altri: il nome evocativo è versatile perché può adattarsi ad un’azienda che diversifica molto la sua produzione e che può mutare nel tempo il suo servizio/prodotto.

Quello che può sembrare oggi il nome giusto, fra cinque o sei anni potrebbe non adattarsi se abbiamo scelto un nome descrittivo. Con un paio di miei cliente ho incontrato già questo problema.

Sono sicuro che queste spiegazioni saranno di enorme aiuto a chi si accinge a trovare il nome per un prodotto o per un’intera attività. Buon naming a tutti.

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