Quando si parla di marketing se ne ha di solito una visione parziale: promozione, vendita ecc. Questo è il marketing verso l’esterno – “outbound marketing” e costituisce solo una parte del soggetto. Fondamentalmente la mancanza di successo di una campagna pubblicitaria o di azioni pubblicitarie o di vendita isolate, sono dovute alla trascuratezza o alla mancanza di una competente azione per quanto riguarda il marketing interno – “inbound marketing”.

Cos’è l’inbound marketing

È interessante questo estratto dal sito changingminds.org.:

Lo scopo dell'”inbound marketing” è di capire i mercati e i potenziali clienti in maniera tale da essere in grado di dar forma a prodotti e servizi redditizi.

L'”inbound marketing” è  basato in larga misura su ricerche di mercato per identificare quali clienti servire e quali prodotti proporre e sviluppare. Risponde a domande quali:

• In quali mercati dovremmo essere attivi?
• Quali segmenti di clientela potrebbero essere redditizi?
• Quali prodotti siamo capaci di produrre e vendere?
• A quali bisogni potremmo dare una risposta?
• Come potremmo dividere il mercato in gruppi di clienti da servire con differenti offerte?
• Quali caratteristiche dovrebbe avere ogni prodotto/servizio?
• Chi sono e come operano i nostri competitori?
• È possibile fare un buon profitto?

I modi per individuare dei nuovi prodotti includono:

• Studiare i possibili clienti per determinarne i desideri.
• Chiedere ai clienti cosa desiderano.
• Migliorare i prodotti attuali, renderli più accattivanti.
• Ampliare il portfolio, creare prodotti più sofisticati e convenienti.
• Studiare l’offerta della concorrenza e creare prodotti che possono competere o batterla.
• Escogitare nuove e brillanti idee.

Quando le persone pensano al marketing, pensano in realtà all'”outbound marketing” (marketing verso l’esterno ovvero alla promozione, alle pubbliche relazioni e alla vendita, ndt), il che include la promozione ecc. Ma la disciplina del marketing non è solo la fase di vendita finale di un’impresa. Il personale del marketing è, in una certa misura, il rappresentante della clientela all’interno di un’azienda e dovrebbe essere coinvolto fin dall’inizio nel dar forma a prodotti e servizi tramite una conoscenza approfondita dei clienti e dei loro bisogni. (changingminds.org)

Perché l’inbound marketing viene trascurato

Detto così, l’attività dell’inbound marketing può apparire un po’ complessa. In effetti è più semplice trascurarla e cominciare subito a buttar fuori un po’ di promozione o cominciare col mettere sul mercato un nuovo prodotto senza alcuno studio preliminare. Ma non è impossibile, neanche per le piccole imprese.

Un’esame delle azioni di promozione e vendita passate, potrebbe indicarci se il prodotto/servizio che stiamo proponendo è redditizio o meno. Tenere i contatti coi clienti potrebbe rivelarci i loro desideri o potrebbe permetterci di fare dei piccoli sondaggi per chiedere loro, per esempio, come potrebbe migliorare il servizio/ prodotto proposto.

La mancanza potrebbe essere dovuta in parte a pigrizia o timore che i cambiamenti, pur riconosciuti necessari, possano essere difficili da affrontare.

Nel mio piccolo, per fare un esempio, ho dovuto, con gran dispendio di tempo, includere nel mio servizio oltre che “la carta stampata” il “supporto digitale ” web, tablet, smartphone.

L’aspetto più difficile non è, come spesso accade, percepire il cambiamento del mercato, ma adeguarvisi. Perciò anche uno studio approfondito e accurato e magari costoso, può non essere sufficiente se l’azienda non è sufficientemente dinamica da cogliere e mettere in pratica tale cambiamento.

Eppure è cosi: volenti e nolenti, prima o poi bisogna tener conto dell’inbound marketing.

Meglio prima.