In questo articolo:

L’email marketing può essere un’attività di successo.

Statistiche dimostrano come semplici cambiamenti nel contenuto e nel titolo dell’email possono raddoppiarne la risposta. Si veda l’articolo Come raddoppiare la risposta alle email newsletter. Ma non è l’unica cosa che si possa fare. Si può lavorare su altri aspetti per migliorarne l’efficacia perfino di più.

L’email marketing è enormemente popolare. Il motivo è semplice: è estremamente economico. Diversamente da altre forme di promozione, il rischio di sprecare enormi cifre è minimo. Diciamo che, mal che vada, ci si rifà delle spese.

Proprio per tale grande vantaggio succede che spesso si abusi nella quantità di invii. Questo è il motivo della nascita di leggi così dette anti-spam che hanno lo scopo di limitare a livelli accettabili tale flusso. Ma non è solo di una questione di quantità. La qualità  ha un’importanza anche maggiore perché in realtà la buona pubblicità ha una funzione “socialmente” riconosciuta. La buona pubblicità è in realtà un servizio ed è quindi molto più accettabile.

La frequenza degli invii fa la differenza

La più diffusa lamentale riguardo gli invii email é: “messaggi troppo frequenti”. Quanti invii sono degli invii troppo frequenti? Beh, credo che la risposta migliore a questa domande la possiate dare pensando a quante email voi stessi sareste disposti a ricevere. Pensate che ricevere un’email ogni 15 giorni sarebbe una quantità giusta? Bene, quella è la frequenza corretta da non superare.

Altra domanda da porsi potrebbe essere: Ogni quanto tempo sono in grado di scrivere una buona newsletter? I contenuti inutili o ripetitivi non sono molto richiesti, si rischia di disaffezionare il pubblico.

Possono esserci delle eccezioni. Se devo promuovere un evento, qualcosa che succede in un determinato giorno o nel caso debba far sapere che si sta avvicinando la scadenza di un’offerta, giusto per fare due esempi, gli invii dovranno essere più frequenti. Il messaggio si fa urgente. L’offerta sta terminando ed è nell’interesse del destinatario essere sollecitato. Negli ultimi giorni si potrebbe arrivare anche a una email al giorno (un caso limite). Se la situazione richiede tale frequenza, il destinatario lo capirà.

La fiducia nel mittente è determinante

Non tutte le email che spedite vengono visualizzate. Alcune vengono filtrate, altre vengono cancellate appena il destinatario capisce (o crede di capire) di cosa si tratta. Ecco quindi un’altra osservazione che fa il paio con la precedente: “Ciò che influisce maggiormente sul fatto che una email sia visualizzata o meno è la fiducia nel mittente” (fonte: campaignmonitor.com).

Anche per questo motivo, inviare email a liste di indirizzi generali non ha successo. Manca la fiducia. Personalmente, quando ricevo troppo di frequente email da sconosciuti, il loro indirizzo finisce dopo 3/4 invii massimo nella lista dello spam. Dovreste inviare email a persone con cui siete già in contatto o che hanno accettato di iscriversi ad una mailing list.

Usate un programma di gestione newsletter

Una campagna di email marketing è difficile da gestire con i comuni programmi di posta elettronica. Come fate a ottenere e gestire le iscrizioni? Come fate a tenere statistiche, per esempio a sapere quanti aprono l’email? Come fate a tenere un registro ordinato di tutte le campagne? Come fate a rispettare le leggi sulla privacy? Per questo vengono in aiuto dei servizi gratuiti e a pagamento. Il migliore, in italiano, è di sicuro voxmail, che vi permette di superare questi problemi. Fino a un certo numero di iscritti e con poche limitazioni, è gratis, dopo si paga una cifra accettabile.

Certo, dovrete in ogni caso dedicarci un po’ di tempo. Bisogna imparare come gestire il servizio. Se non ne avete il tempo potete affidarvi ad uno studio grafico o ad un grafico freelance che può gestirlo a nome vostro. Un bravo grafico è anche necessario per dare qualità al messaggio. Naturalmente un’email deve seguire tutti i principi di una buona pubblicità per essere persuasiva. In particolare deve avere un buon testo visto che la sua efficacia si basa più su questo aspetto che sulle immagini (che a volte non vengono visualizzate da chi riceve l’email e che aumentano i tempi di caricamento).

Servizio gestione newsletter

Voxmail: attualmente il miglior sito italiano di gestione spedizioni email. Molto semplice, molto economico, gratis la versione sponsorizzata.

Per concludere, un link ricco di tanti approfondimenti sul soggetto: www.emailisnotdead.com/.

Come sviluppare un email marketing che funziona

L’email marketing può essere un’attività di successo.

Statistiche dimostrano come semplici cambiamenti nel contenuto e nel titolo dell’email possono raddoppiarne la risposta. Si veda l’articolo Come raddoppiare la risposta alle email newsletter. Ma non è l’unica cosa che si possa fare. Si può lavorare su altri aspetti per migliorarne l’efficacia perfino di più.

L’email marketing è enormemente popolare. Il motivo è semplice: è estremamente economico. Diversamente da altre forme di promozione, il rischio di sprecare enormi cifre è minimo. Diciamo che, mal che vada, ci si rifà delle spese.

Proprio per tale grande vantaggio succede che spesso si abusi nella quantità di invii. Questo è il motivo della nascita di leggi così dette anti-spam che hanno lo scopo di limitare a livelli accettabili tale flusso. Ma non è solo di una questione di quantità. La qualità  ha un’importanza anche maggiore perché in realtà la buona pubblicità ha una funzione “socialmente” riconosciuta. La buona pubblicità è in realtà un servizio ed è quindi molto più accettabile.

La frequenza degli invii fa la differenza

La più diffusa lamentale riguardo gli invii email é: “messaggi troppo frequenti”. Quanti invii sono degli invii troppo frequenti? Beh, credo che la risposta migliore a questa domande la possiate dare pensando a quante email voi stessi sareste disposti a ricevere. Pensate che ricevere un’email ogni 15 giorni sarebbe una quantità giusta? Bene, quella è la frequenza corretta da non superare.

Altra domanda da porsi potrebbe essere: Ogni quanto tempo sono in grado di scrivere una buona newsletter? I contenuti inutili o ripetitivi non sono molto richiesti, si rischia di disaffezionare il pubblico.

Possono esserci delle eccezioni. Se devo promuovere un evento, qualcosa che succede in un determinato giorno o nel caso debba far sapere che si sta avvicinando la scadenza di un’offerta, giusto per fare due esempi, gli invii dovranno essere più frequenti. Il messaggio si fa urgente. L’offerta sta terminando ed è nell’interesse del destinatario essere sollecitato. Negli ultimi giorni si potrebbe arrivare anche a una email al giorno (un caso limite). Se la situazione richiede tale frequenza, il destinatario lo capirà.

La fiducia nel mittente è determinante

Non tutte le email che spedite vengono visualizzate. Alcune vengono filtrate, altre vengono cancellate appena il destinatario capisce (o crede di capire) di cosa si tratta. Ecco quindi un’altra osservazione che fa il paio con la precedente: “Ciò che influisce maggiormente sul fatto che una email sia visualizzata o meno è la fiducia nel mittente” (fonte: campaignmonitor.com).

Anche per questo motivo, inviare email a liste di indirizzi generali non ha successo. Manca la fiducia. Personalmente, quando ricevo troppo di frequente email da sconosciuti, il loro indirizzo finisce dopo 3/4 invii massimo nella lista dello spam. Dovreste inviare email a persone con cui siete già in contatto o che hanno accettato di iscriversi ad una mailing list.

Usate un programma di gestione newsletter

Una campagna di email marketing è difficile da gestire con i comuni programmi di posta elettronica. Come fate a ottenere e gestire le iscrizioni? Come fate a tenere statistiche, per esempio a sapere quanti aprono l’email? Come fate a tenere un registro ordinato di tutte le campagne? Come fate a rispettare le leggi sulla privacy? Per questo vengono in aiuto dei servizi gratuiti e a pagamento. Il migliore, in italiano, è di sicuro voxmail, che vi permette di superare questi problemi. Fino a un certo numero di iscritti e con poche limitazioni, è gratis, dopo si paga una cifra accettabile.

Certo, dovrete in ogni caso dedicarci un po’ di tempo. Bisogna imparare come gestire il servizio. Se non ne avete il tempo potete affidarvi ad uno studio grafico o ad un grafico freelance che può gestirlo a nome vostro. Un bravo grafico è anche necessario per dare qualità al messaggio. Naturalmente un’email deve seguire tutti i principi di una buona pubblicità per essere persuasiva. In particolare deve avere un buon testo visto che la sua efficacia si basa più su questo aspetto che sulle immagini (che a volte non vengono visualizzate da chi riceve l’email e che aumentano i tempi di caricamento).

Servizio gestione newsletter

Voxmail: attualmente il miglior sito italiano di gestione spedizioni email. Molto semplice, molto economico, gratis la versione sponsorizzata.

Per concludere, un link ricco di tanti approfondimenti sul soggetto: www.emailisnotdead.com/.

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