Marchio registrato. Solo così è tuo

L’unico modo per proteggere una propria idea o anche solo il nome di un prodotto, di un servizio o il nome di un’azienda è registrare il marchio  presso una camera di commercio (sia il nome che il simbolo grafico associato). Questo solo dà il diritto di apporre la sigla TM o la R cerchiata vicino al marchio e solo questo dà diritto a tutte le tutele legali previste.

Marchi deboli e marchi forti

Esiste un legame neanche tanto sottile tra il Diritto e il valore di marketing di un marchio. Lo sapevate, per esempio, che quando un marchio è “forte” in termini di marketing lo è anche in termini giuridici?  Il marchio “Casa del Materasso” è difficile da difendere in via legale ed ha anche scarsa capacità di identificare un prodotto perché molto generico. È un marchio debole. I nomi molto descrittivi sono in genere marchi deboli. “Levis”, “Google” ecc. sono, invece, esempi di marchi forti perché molto originali, impossibili da confondere con un termine generico.

Marchio Forte  Marchio debole

Marchio forte e marchio debole

Le piccole aziende optano spesso per marchi deboli per paura di non essere capite. Questo problema è aggirabile accompagnando il marchio con una frase descrittiva: Pegaso – corriere espresso.

Come registrare il marchio

Come si registra un marchio? Due sono le strade possibili, la prima è rivolgersi direttamente alla camera di commercio della propria provincia, la seconda a un’agenzia. Scelta consigliata per i casi meno semplici, per esempio se si vuole  che il marchio sia protetto internazionalmente o se deve riguardare più linee di prodotti. Anche lo studio grafico che vi realizza il marchio lo può fare.

I siti delle camere di commercio offrono istruzioni abbondanti e tutta la modulistica necessaria oltre che l’assistenza per la registrazione del marchio. È sicuramente un po’ impegnativo in termini di tempo provvedere direttamente, motivo ulteriore che potrebbe far propendere verso un’agenzia che svolga tutte le pratiche.

Prima di essere registrato, il marchio va progettato, nel nome e nella veste grafica. Oltre al nome, anche le forme e i colori possono e dovrebbero essere registrati. Nel momento in cui la domanda è stata fatta, pagando tutto il dovuto che nel caso di un marchio per una linea di prodotti o del nome di un’azienda dovrebbe essere una cifra tra i 150 e i 200 euro (valevoli per 10 anni), il marchio è depositato e già a questo punto può considerarsi legalmente tutelato e può portare la sigla TM. A registrazione avvenuta potrà portare la R cerchiata.

Manuale della Tutela dei Marchi e dei Brevetti

Casualmente, ho trovato un manuale in pdf della camera di commercio di Cuneo che spiega in modo dettagliato come e perché registrare un marchio. Si può considerare vermanete un buon trattato di immagine coordinata, nient’affatto un banale compendio di norme o istruzioni. Un vero manuale per chi vuole lavorare sulla propria immagine coordinata. Lo potete scaricare a questo link. Forse anche altre camere di commercio rendono disponibili un manuale del genere ma questo è valido per tutti.

 

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Marchio registrato. Solo così è tuo

L’unico modo per proteggere una propria idea o anche solo il nome di un prodotto, di un servizio o il nome di un’azienda è registrare il marchio  presso una camera di commercio (sia il nome che il simbolo grafico associato). Questo solo dà il diritto di apporre la sigla TM o la R cerchiata vicino al marchio e solo questo dà diritto a tutte le tutele legali previste.

Marchi deboli e marchi forti

Esiste un legame neanche tanto sottile tra il Diritto e il valore di marketing di un marchio. Lo sapevate, per esempio, che quando un marchio è “forte” in termini di marketing lo è anche in termini giuridici?  Il marchio “Casa del Materasso” è difficile da difendere in via legale ed ha anche scarsa capacità di identificare un prodotto perché molto generico. È un marchio debole. I nomi molto descrittivi sono in genere marchi deboli. “Levis”, “Google” ecc. sono, invece, esempi di marchi forti perché molto originali, impossibili da confondere con un termine generico.

Marchio Forte  Marchio debole

Marchio forte e marchio debole

Le piccole aziende optano spesso per marchi deboli per paura di non essere capite. Questo problema è aggirabile accompagnando il marchio con una frase descrittiva: Pegaso – corriere espresso.

Come registrare il marchio

Come si registra un marchio? Due sono le strade possibili, la prima è rivolgersi direttamente alla camera di commercio della propria provincia, la seconda a un’agenzia. Scelta consigliata per i casi meno semplici, per esempio se si vuole  che il marchio sia protetto internazionalmente o se deve riguardare più linee di prodotti. Anche lo studio grafico che vi realizza il marchio lo può fare.

I siti delle camere di commercio offrono istruzioni abbondanti e tutta la modulistica necessaria oltre che l’assistenza per la registrazione del marchio. È sicuramente un po’ impegnativo in termini di tempo provvedere direttamente, motivo ulteriore che potrebbe far propendere verso un’agenzia che svolga tutte le pratiche.

Prima di essere registrato, il marchio va progettato, nel nome e nella veste grafica. Oltre al nome, anche le forme e i colori possono e dovrebbero essere registrati. Nel momento in cui la domanda è stata fatta, pagando tutto il dovuto che nel caso di un marchio per una linea di prodotti o del nome di un’azienda dovrebbe essere una cifra tra i 150 e i 200 euro (valevoli per 10 anni), il marchio è depositato e già a questo punto può considerarsi legalmente tutelato e può portare la sigla TM. A registrazione avvenuta potrà portare la R cerchiata.

Manuale della Tutela dei Marchi e dei Brevetti

Casualmente, ho trovato un manuale in pdf della camera di commercio di Cuneo che spiega in modo dettagliato come e perché registrare un marchio. Si può considerare vermanete un buon trattato di immagine coordinata, nient’affatto un banale compendio di norme o istruzioni. Un vero manuale per chi vuole lavorare sulla propria immagine coordinata. Lo potete scaricare a questo link. Forse anche altre camere di commercio rendono disponibili un manuale del genere ma questo è valido per tutti.

 

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© Carlo Gislon – Se vuoi usare gli articoli del mio blog cita l’autore (Carlo Gislon) e inserisci un link al mio articolo originale. Fare altrimenti viola le leggi sul copyright e può essere perseguito legalmente. Articoli copiati possono essere facilmente rintracciati.