Carlo Gislon |
6 Novembre 2021
Cos’è un Epub e cosa fa? Una guida alle reali potenzialità
Cos'è un Epub? Quali sono le sue reali potenzialità? Chi lavora nell'editoria ormai conosce, almeno grandi linee, questo formato ma so che per molti è un animale ancora un pochino misterioso. Se pensiamo che un Epub sia semplicemente una copia elettronica della versione cartacea siamo un po' fuori strada. Un Epub è molto di più come scoprirai in questo articolo...
Carlo Gislon – graphic designer è attivo da trent’anni nella grafica editoriale e pubblicitaria. Nel suo blog Segnopositivo propone suggerimenti, esperienze e opinioni tramite articoli originali, esaustivi, frutto di ricerca, studio e passione
Quando qualcuno si presenta e mi dice “devo realizzare un ebook”, so che di solito ha in mente di realizzare un Epub.
Naturalmente, la realizzazione di un Epub è innanzitutto conforme alle buone pratiche di impaginazione ma per l’aspetto strettamente tecnico la questione è molto diversa.
In questo articolo ti spiego per filo e per segno cos’è un Epub cercando di ridurre al minimo i tecnicismi. Giusto la conoscenza che serve a capirne a fondo le potenzialità, lasciando ai designer e alle teste d’uovo come me il compito di programmare un Epub funzionante e bello a leggersi.
Cos’è un Epub?
Ebook ed Epub non sono sinonimi, sebbene siano usati spesso come tali. È bene quindi esordire con una rapida definizione presa dagli esperti, niente meno da quelli che sviluppano le specifiche di questo standard:
“Probabilmente avrai sentito usare i termini Ebook ed Epub come sinonimi. Sebbene i due termini condividano una relazione comune nella produzione di libri elettronici, non sono intercambiabili. L’Epub è un formato per la rappresentazione elettronica dei documenti. L’ebook, dall’altro lato, è semplicemente un termine che comprende – qualsiasi – rappresentazione elettronica di un libro, incluso formati quali Pdf, Html, testo ASCII, Word e altri, incluso l’Epub.”
— Matt Garrish, Markus Gylling, Epub 3 Best Practices.
Con questa definizione mi premeva di stabilire un semplice “paletto teorico” attorno al quale far ruotare la nostra analisi.
L’Epub èuna copia elettronica della versione cartacea?
No, non può e non dovrebbe esserlo e, se vogliamo, il formato Ebook che vuole essere una copia esatta della versione di stampa esiste già da molti anni: il già citato Pdf. Un formato ebook in tutto e per tutto con ottime potenzialità e di fatto il più usato.
Forse pochi si rendono conto del cambiamento che ha portato il Pdf nel mondo della comunicazione. È stata un rivoluzione dietro le quinte. Lo scambio di gran parte di informazioni: moduli, contratti, pubblicazioni commerciali, bozze di lavorazioni grafiche ecc., avviene oggi attraverso tale formato.
La preparazione dei file per la stampa, quasi sempre, si completa con la produzione di un Pdf. Cosa scontatissima ai giorni nostri ma affatto fino a una ventina d’anni fa o poco più.
L’Epub è però una specie molto differente: l’Epub è più di un Pdf e soprattutto è qualcosa di diverso. L’Epub è un “super libro”.
Ci possiamo mettere insieme multimedia, link, testo sincronizzato, animazioni complesse. È adattabile alle preferenze del lettore, è ben leggibile in dispositivi molto piccoli e perfino sugli smartphone.
Quello che di solito il lettore non percepisce è che tale formato si integra molto bene con le piattaforme di distribuzione di ebook allinendosi perfettamente al processo di produzione, verifica, vendita e servizi all’utente.
Differentemente dal Pdf, l’Epub è costituito da un insieme di documenti impacchettati e compressi in un file formato .zip. Il formato è aperto il che significa che può essere modificato e gestito con l’aggiunta di dai e informazioni all’interno per facilitarne la distribuzione e la protezione da copie illegali.
Un Epub è realizzato con un codice molto standardizzato (html, xml e css) che può essere modificato e adattato facilmente (con le opportune competenze) a esigenze editoriali o prettamente commerciali.
Questo è vitale e questi sono i motivi per cui se vuoi vendere un ebook sui maggiori portali, devi creare un Epub, non un Pdf.
Differenze grafiche
Non solo tecnicamente, ma anche graficamente, l’Epub, è qualcosa di diverso. Considerare la produzione di un ebook formato Epub come copia del libro su carta è uno spreco di opportunità.
Idealmente, dovrebbe avere la sua copertina, il suo indice, i suoi caratteri, i suoi spazi bianchi, le sue interlinee.
Consideriamo, ad esempio, che nell’Epub non abbiamo una vera seconda, terza e quarta pagina di copertina (le pagine interne ed esterne della copertina stessa) e non abbiamo nemmeno un dorso.
Eppure tali elementi hanno la loro importanza in un libro e andrebbero quindi inclusi in modo “speciale” e diverso in un Epub.
La copertina stessa dovrebbe avere una grafica più semplice e prevedere caratteri più grandi per il titolo e l’autore poiché negli store viene rappresentata come icona di pochi pixel.
Per l’interno, meglio sarebbe studiare una grafica con meno righe vuote possibile ed evitare illustrazioni con dettagli che su un piccolo schermo risulteranno illeggibili.
Un indice con pagine numerate non ha senso a meno che non si voglia riferirsi a una versione su carta, un indice analitico (alfabetico) è opinabile vista la facilità di fare ricerche all’interno.
Data l’esiguità di un supporto come uno smartphone o un piccolo lettore, un testo a colonne o immagini e tabelle complesse in un Epub vanno riconsiderati.
Costruire un ebook in tale formato ci costringere a rimanere semplici da un punto di vista grafico ma questo non è detto sia uno svantaggio in termini di progettualità o di estetica almeno per chi ha una vera competenza di design.
Produzione Epub e sincronizzazione testo-audio
Il formato Epub apre un nuovo orizzonte nella sincronizzazione testo scritto – parlato. I vantaggi del poter ascoltare un libro piuttosto che leggerlo non sono solo quelli ovvi in caso di disabilità.
Poter imparare la pronuncia o poter ascoltare il libro mentre si è impegnati in altro, come a guidare, sono altri esempi.
Tecnicamente ogni paragrafo può essere associato a un file multimediale (mp3 e mp4), l’audio procede quindi in sincronia con lo sfogliare delle pagine.
Mentre in un audiolibro il suono è separato dal testo, nella sincronizzazione, tecnicamente Media overlay, l’audio si sovrappone esattamente al testo man mano che si scorrono le pagine.
Da un punto di vista editoriale si apre un nuovo orizzonte quindi: non più l’audiolibro da una parte e il libro tradizionale come due estremi opposti (cartaceo o elettronico dall’altra) ma un unico media fruibile a piacimento: in lettura, in ascolto o in entrambi i modi.
Nuove potenzialità comunicative e una accessibilità all’ennesima potenza sono traguardi raggiungibili col Media overlay dell’Epub.
Possiamo perciò immaginare uno “spettro” che parte dal puro testo e arriva al puro audio e pensare a un Epub Media overlay come a tutte le sfumature di grigio in mezzo, con il testo pienamente corrispondente all’audio che si colloca a metà strada.
Esiste quindi un integrazione testo e audio, parziale o totale, a seconda delle necessità e degli scopi creativi. Più o meno:
- Audio in aggiunta. La parte udibile non corrisponde al testo ma rappresenta un ausilio. Un classico esempio è la pronuncia delle parole. Si pensi a un dizionario o a un corso di lingue.
- Pieno testo e pieno audio. L’audio corrisponde al testo al 100%.
- Parte del contenuto testuale e parte audio. Pensiamo ad esempio a tutte le parti tecniche del libro: colophon, indici analitici, note di redazione, note tecniche che potrebbero rimanere solo testuali
- Immagini e audio. Per esempio un libro di favole potrebbe contenere solo immagini e audio e pochissimo testo scritto.
Accessibilità e progettazione Epub
Forse un Epub su dieci è prodotto in modo accessibile, a essere ottimisti… Un Epub accessibile è un Epub fruibile dagli ipovedenti, a chi ha mobilità limitata e disturbi legati alla lettura e anche ai normodotati in situazioni particolari.
La struttura stessa del libro dovrebbe essere il primo pensiero sia nel produrre un Epub che un libro per la stampa. Ed è un primo elemento chiave di accessibilità.
Oltre alla cura della struttura, l’ebook formato Epub permette di etichettare ogni parte in modo che sia identificabile. Nell’Epub vanno incluse informazioni ulteriori, “udibili”, circa la navigazione e l’identificazione delle diverse sezioni.
Come può un ipovedente sapere che sta ascoltando delle note? Come può sapere che sta ascoltando una parte introduttiva, un parte complementare (come un box di spiegazioni)? Come può un ipovedente “vedere” le immagini? Come è possibile con la sola voce spostarsi a piacimento nell’Epub?
Se a queste barriere aggiungiamo poi quella di un libro mal strutturato…
L’impaginazione di un Epub accessibile non può fare affidamento solo all’aspetto grafico. La soluzione di convertire in immagini le formule matematiche, giusto per fare un esempio classico, non è percorribile, come è impensabile inserire immagini senza un descrizione testuale incorporata al codice.
Evitare di inserire immagini troppo piccole o troppo dettagliate, evitare tabelle troppo complesse, realizzare libri dalla struttura convincente, aggiungere sezioni dove sia evidente una relazione logica con i contenuti principali sono aspetti dell’accessibilità di cui chiunque si avvantaggia.
Fortunatamente, gli sviluppi del linguaggio che sta alla base della scrittura di un Epub hanno permesso, nell’ultima versione di questo standard, di risolvere tutti questi problemi.
Non c’è partita. Sotto l’aspetto dell’accessibilità l’Epub straccia il formato cartaceo e il formato Pdf. Eppure, come accennato sopra, probabilmente solo un Epub su dieci è progettato per essere pienamente fruibile.
Possiamo perciò affermare come si sia ancora generalmente fermi all’interpretazione puramente grafica dell’Epub. Che sia dovuto ai maggiori costi? Che sia dovuto a una carenza professionale? Alla scarsa promozione e incentivazione allo sviluppo di queste soluzioni?
L’Epub sotto il cofano
Come si arriva a un ebook formato Epub? Giusto le considerazioni tecniche utili per valutare il lavoro da farsi, scegliere il professionista giusto e capire il perché di tempistiche e costi. Prometto che non vi annoierò.
Poiché nove volte su dieci oltre al formato Epub si prevede di realizzare una versione cartacea, si parte di solito da un programma di impaginazione professionale come Indesign o Xpress e con questo si prepara un file per l’esportazione nel formato Epub che contiene diversi accorgimenti utili al miglior risultato finale.
C’è chi preferisce, come me, realizzare una versione Inesign un po’ diversa a partire da quella per la stampa poiché questo programma aiuta a gestire istruzioni specifiche per il formato Epub già in fase di esportazione.
All’esportazione in formato Epub segue un lavoro diretto sul codice tramite un editor molto simile a quelli usati per produrre siti web. È qui che si ottimizzano molti aspetti, grafici e funzionali. È qui che diciamo “bye-bye” alla versione Indesign o Xpress che non ci servirà più.
Immaginate di dover lavorare con un codice simile a quello usato per produrre siti web più qualche istruzione specializzata. Un Epub “scompattato” è un insieme di file, di solito uno per capitolo, più il file della copertina, dell’indice e qualche altro file “di servizio”.
Finito il lavoro sul codice, si “re-impacchetta” tutto, si verifica l’Epub secondo gli standard internazionali così che sia funzionante e accettato dagli store, si fa qualche test e il gioco è fatto. Il lavoro è finito.
Eppure la carta non morirà mai
Dopo tutto questo po-po’ di elogio all’Epub, arriva la critica. Ammettiamolo: leggere un libro sulla carta è sempre più gradevole e meno affaticante (ovviamente per i normo-vedenti e per le situazioni comuni).
Così come non è molto rilassante la lettura sullo schermo del pc, la stessa esperienza si riscontra nel leggere un Epub. È un fatto, pensateci. A mio modesto parere questo è l’unico grosso limite dei formati elettronici.
Pensate, ho appena acquisto un libro sulle tecniche del formato Epub… su carta! È un libro che voglio studiare in dettaglio e che voglio godermi ma, tranquilli, ho anche la sua versione Epub che “accendo” magari prima di mettermi a dormire. Mi piacciono e li trovo utili entrambi.
La progettazione per la stampa e la progettazione per il formato elettronico proseguono di solito parallele, con l’una a considerare l’altra. Tecnicamente le potenzialità dell’Epub sono indiscutibili, piccoli e grandi vantaggi sbucano fuori da qualsiasi lato si guardi questo prodotto, eppure…
Eppure quando il comune mortale sfoglia un libro su carta sente che è un’altra cosa. Perciò cosa è successo? I formati elettronici hanno sostituito la carta? No, non è accaduto.
Questa sorta di “superiorità della stampa”, si evidenzia curiosamente quando si fanno correzioni sui testi. Provate a correggere un testo sullo schermo e provate a correggerne la versione stampata.
Nella seconda noterete molti più errori e necessità di miglioramenti (ortografia sbagliata, errori di battitura, formato inadatto), aspetti quasi invisibili nell’ebook.
Per questo motivo, un libro “serio” si corregge ancora sulla carta usando penna o matita. Basterebbe tale prova per dimostrare la maggior facilità di lettura e quindi di comprensione sulla carta.
Per non essere troppo filosofici, limitiamoci a rilevare come l’Uomo, nonostante la sbornia di bit e byte rimane sempre un essere semplice e molto legato al concreto, alla materia, alla naturalità delle cose.
L’assalto digitale non ha sconfitto questa natura. Affatto. Direi anzi che a volte ha intensificato una certa bramosia contraria. Non siamo fatti per chiuderci in un mondo virtuale ma per conquistare quello materiale.
Certo, in un libro di intrattenimento non è così importante la comprensione quanto in un libro scolastico. Un libro dalla struttura semplice come un romanzo si adatta meglio al formato elettronico.
Dovendo realizzare un libro ricco di schemi, immagini, capitoli e paragrafi dovremmo studiarci sopra un po’ prima di poter realizzare un Epub eccellente.
Il problema si risolverà definitivamente quando, così come nei film di Harry Potter, avremmo dei veri giornali, simili in tutto e per tutto al puro formato cartaceo ma con l’aggiunta delle complete funzionalità di un supporto elettronico.
Forse il grafene permetterà di realizzare pagine elettroniche sottili come la carta. Stiamo a vedere.
Per il momento i due formati convivono e si completano e la cosa migliore è riconoscere le alterne superiorità dell’uno sull’altro in base alla situazione, ai nostri scopi e gusti. Senza ideologie.
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6 Novembre 2021 |
Carlo Gislon
Quando qualcuno si presenta e mi dice “devo realizzare un ebook”, so che di solito ha in mente di realizzare un Epub.
Naturalmente, la realizzazione di un Epub è innanzitutto conforme alle buone pratiche di impaginazione ma per l’aspetto strettamente tecnico la questione è molto diversa.
In questo articolo ti spiego per filo e per segno cos’è un Epub cercando di ridurre al minimo i tecnicismi. Giusto la conoscenza che serve a capirne a fondo le potenzialità, lasciando ai designer e alle teste d’uovo come me il compito di programmare un Epub funzionante e bello a leggersi.
Cos’è un Epub?
Ebook ed Epub non sono sinonimi, sebbene siano usati spesso come tali. È bene quindi esordire con una rapida definizione presa dagli esperti, niente meno da quelli che sviluppano le specifiche di questo standard:
“Probabilmente avrai sentito usare i termini Ebook ed Epub come sinonimi. Sebbene i due termini condividano una relazione comune nella produzione di libri elettronici, non sono intercambiabili. L’Epub è un formato per la rappresentazione elettronica dei documenti. L’ebook, dall’altro lato, è semplicemente un termine che comprende – qualsiasi – rappresentazione elettronica di un libro, incluso formati quali Pdf, Html, testo ASCII, Word e altri, incluso l’Epub.”
— Matt Garrish, Markus Gylling, Epub 3 Best Practices.
Con questa definizione mi premeva di stabilire un semplice “paletto teorico” attorno al quale far ruotare la nostra analisi.
L’Epub èuna copia elettronica della versione cartacea?
No, non può e non dovrebbe esserlo e, se vogliamo, il formato Ebook che vuole essere una copia esatta della versione di stampa esiste già da molti anni: il già citato Pdf. Un formato ebook in tutto e per tutto con ottime potenzialità e di fatto il più usato.
Forse pochi si rendono conto del cambiamento che ha portato il Pdf nel mondo della comunicazione. È stata un rivoluzione dietro le quinte. Lo scambio di gran parte di informazioni: moduli, contratti, pubblicazioni commerciali, bozze di lavorazioni grafiche ecc., avviene oggi attraverso tale formato.
La preparazione dei file per la stampa, quasi sempre, si completa con la produzione di un Pdf. Cosa scontatissima ai giorni nostri ma affatto fino a una ventina d’anni fa o poco più.
L’Epub è però una specie molto differente: l’Epub è più di un Pdf e soprattutto è qualcosa di diverso. L’Epub è un “super libro”.
Ci possiamo mettere insieme multimedia, link, testo sincronizzato, animazioni complesse. È adattabile alle preferenze del lettore, è ben leggibile in dispositivi molto piccoli e perfino sugli smartphone.
Quello che di solito il lettore non percepisce è che tale formato si integra molto bene con le piattaforme di distribuzione di ebook allinendosi perfettamente al processo di produzione, verifica, vendita e servizi all’utente.
Differentemente dal Pdf, l’Epub è costituito da un insieme di documenti impacchettati e compressi in un file formato .zip. Il formato è aperto il che significa che può essere modificato e gestito con l’aggiunta di dai e informazioni all’interno per facilitarne la distribuzione e la protezione da copie illegali.
Un Epub è realizzato con un codice molto standardizzato (html, xml e css) che può essere modificato e adattato facilmente (con le opportune competenze) a esigenze editoriali o prettamente commerciali.
Questo è vitale e questi sono i motivi per cui se vuoi vendere un ebook sui maggiori portali, devi creare un Epub, non un Pdf.
Differenze grafiche
Non solo tecnicamente, ma anche graficamente, l’Epub, è qualcosa di diverso. Considerare la produzione di un ebook formato Epub come copia del libro su carta è uno spreco di opportunità.
Idealmente, dovrebbe avere la sua copertina, il suo indice, i suoi caratteri, i suoi spazi bianchi, le sue interlinee.
Consideriamo, ad esempio, che nell’Epub non abbiamo una vera seconda, terza e quarta pagina di copertina (le pagine interne ed esterne della copertina stessa) e non abbiamo nemmeno un dorso.
Eppure tali elementi hanno la loro importanza in un libro e andrebbero quindi inclusi in modo “speciale” e diverso in un Epub.
La copertina stessa dovrebbe avere una grafica più semplice e prevedere caratteri più grandi per il titolo e l’autore poiché negli store viene rappresentata come icona di pochi pixel.
Per l’interno, meglio sarebbe studiare una grafica con meno righe vuote possibile ed evitare illustrazioni con dettagli che su un piccolo schermo risulteranno illeggibili.
Un indice con pagine numerate non ha senso a meno che non si voglia riferirsi a una versione su carta, un indice analitico (alfabetico) è opinabile vista la facilità di fare ricerche all’interno.
Data l’esiguità di un supporto come uno smartphone o un piccolo lettore, un testo a colonne o immagini e tabelle complesse in un Epub vanno riconsiderati.
Costruire un ebook in tale formato ci costringere a rimanere semplici da un punto di vista grafico ma questo non è detto sia uno svantaggio in termini di progettualità o di estetica almeno per chi ha una vera competenza di design.
Produzione Epub e sincronizzazione testo-audio
Il formato Epub apre un nuovo orizzonte nella sincronizzazione testo scritto – parlato. I vantaggi del poter ascoltare un libro piuttosto che leggerlo non sono solo quelli ovvi in caso di disabilità.
Poter imparare la pronuncia o poter ascoltare il libro mentre si è impegnati in altro, come a guidare, sono altri esempi.
Tecnicamente ogni paragrafo può essere associato a un file multimediale (mp3 e mp4), l’audio procede quindi in sincronia con lo sfogliare delle pagine.
Mentre in un audiolibro il suono è separato dal testo, nella sincronizzazione, tecnicamente Media overlay, l’audio si sovrappone esattamente al testo man mano che si scorrono le pagine.
Da un punto di vista editoriale si apre un nuovo orizzonte quindi: non più l’audiolibro da una parte e il libro tradizionale come due estremi opposti (cartaceo o elettronico dall’altra) ma un unico media fruibile a piacimento: in lettura, in ascolto o in entrambi i modi.
Nuove potenzialità comunicative e una accessibilità all’ennesima potenza sono traguardi raggiungibili col Media overlay dell’Epub.
Possiamo perciò immaginare uno “spettro” che parte dal puro testo e arriva al puro audio e pensare a un Epub Media overlay come a tutte le sfumature di grigio in mezzo, con il testo pienamente corrispondente all’audio che si colloca a metà strada.
Esiste quindi un integrazione testo e audio, parziale o totale, a seconda delle necessità e degli scopi creativi. Più o meno:
- Audio in aggiunta. La parte udibile non corrisponde al testo ma rappresenta un ausilio. Un classico esempio è la pronuncia delle parole. Si pensi a un dizionario o a un corso di lingue.
- Pieno testo e pieno audio. L’audio corrisponde al testo al 100%.
- Parte del contenuto testuale e parte audio. Pensiamo ad esempio a tutte le parti tecniche del libro: colophon, indici analitici, note di redazione, note tecniche che potrebbero rimanere solo testuali
- Immagini e audio. Per esempio un libro di favole potrebbe contenere solo immagini e audio e pochissimo testo scritto.
Accessibilità e progettazione Epub
Forse un Epub su dieci è prodotto in modo accessibile, a essere ottimisti… Un Epub accessibile è un Epub fruibile dagli ipovedenti, a chi ha mobilità limitata e disturbi legati alla lettura e anche ai normodotati in situazioni particolari.
La struttura stessa del libro dovrebbe essere il primo pensiero sia nel produrre un Epub che un libro per la stampa. Ed è un primo elemento chiave di accessibilità.
Oltre alla cura della struttura, l’ebook formato Epub permette di etichettare ogni parte in modo che sia identificabile. Nell’Epub vanno incluse informazioni ulteriori, “udibili”, circa la navigazione e l’identificazione delle diverse sezioni.
Come può un ipovedente sapere che sta ascoltando delle note? Come può sapere che sta ascoltando una parte introduttiva, un parte complementare (come un box di spiegazioni)? Come può un ipovedente “vedere” le immagini? Come è possibile con la sola voce spostarsi a piacimento nell’Epub?
Se a queste barriere aggiungiamo poi quella di un libro mal strutturato…
L’impaginazione di un Epub accessibile non può fare affidamento solo all’aspetto grafico. La soluzione di convertire in immagini le formule matematiche, giusto per fare un esempio classico, non è percorribile, come è impensabile inserire immagini senza un descrizione testuale incorporata al codice.
Evitare di inserire immagini troppo piccole o troppo dettagliate, evitare tabelle troppo complesse, realizzare libri dalla struttura convincente, aggiungere sezioni dove sia evidente una relazione logica con i contenuti principali sono aspetti dell’accessibilità di cui chiunque si avvantaggia.
Fortunatamente, gli sviluppi del linguaggio che sta alla base della scrittura di un Epub hanno permesso, nell’ultima versione di questo standard, di risolvere tutti questi problemi.
Non c’è partita. Sotto l’aspetto dell’accessibilità l’Epub straccia il formato cartaceo e il formato Pdf. Eppure, come accennato sopra, probabilmente solo un Epub su dieci è progettato per essere pienamente fruibile.
Possiamo perciò affermare come si sia ancora generalmente fermi all’interpretazione puramente grafica dell’Epub. Che sia dovuto ai maggiori costi? Che sia dovuto a una carenza professionale? Alla scarsa promozione e incentivazione allo sviluppo di queste soluzioni?
L’Epub sotto il cofano
Come si arriva a un ebook formato Epub? Giusto le considerazioni tecniche utili per valutare il lavoro da farsi, scegliere il professionista giusto e capire il perché di tempistiche e costi. Prometto che non vi annoierò.
Poiché nove volte su dieci oltre al formato Epub si prevede di realizzare una versione cartacea, si parte di solito da un programma di impaginazione professionale come Indesign o Xpress e con questo si prepara un file per l’esportazione nel formato Epub che contiene diversi accorgimenti utili al miglior risultato finale.
C’è chi preferisce, come me, realizzare una versione Inesign un po’ diversa a partire da quella per la stampa poiché questo programma aiuta a gestire istruzioni specifiche per il formato Epub già in fase di esportazione.
All’esportazione in formato Epub segue un lavoro diretto sul codice tramite un editor molto simile a quelli usati per produrre siti web. È qui che si ottimizzano molti aspetti, grafici e funzionali. È qui che diciamo “bye-bye” alla versione Indesign o Xpress che non ci servirà più.
Immaginate di dover lavorare con un codice simile a quello usato per produrre siti web più qualche istruzione specializzata. Un Epub “scompattato” è un insieme di file, di solito uno per capitolo, più il file della copertina, dell’indice e qualche altro file “di servizio”.
Finito il lavoro sul codice, si “re-impacchetta” tutto, si verifica l’Epub secondo gli standard internazionali così che sia funzionante e accettato dagli store, si fa qualche test e il gioco è fatto. Il lavoro è finito.
Eppure la carta non morirà mai
Dopo tutto questo po-po’ di elogio all’Epub, arriva la critica. Ammettiamolo: leggere un libro sulla carta è sempre più gradevole e meno affaticante (ovviamente per i normo-vedenti e per le situazioni comuni).
Così come non è molto rilassante la lettura sullo schermo del pc, la stessa esperienza si riscontra nel leggere un Epub. È un fatto, pensateci. A mio modesto parere questo è l’unico grosso limite dei formati elettronici.
Pensate, ho appena acquisto un libro sulle tecniche del formato Epub… su carta! È un libro che voglio studiare in dettaglio e che voglio godermi ma, tranquilli, ho anche la sua versione Epub che “accendo” magari prima di mettermi a dormire. Mi piacciono e li trovo utili entrambi.
La progettazione per la stampa e la progettazione per il formato elettronico proseguono di solito parallele, con l’una a considerare l’altra. Tecnicamente le potenzialità dell’Epub sono indiscutibili, piccoli e grandi vantaggi sbucano fuori da qualsiasi lato si guardi questo prodotto, eppure…
Eppure quando il comune mortale sfoglia un libro su carta sente che è un’altra cosa. Perciò cosa è successo? I formati elettronici hanno sostituito la carta? No, non è accaduto.
Questa sorta di “superiorità della stampa”, si evidenzia curiosamente quando si fanno correzioni sui testi. Provate a correggere un testo sullo schermo e provate a correggerne la versione stampata.
Nella seconda noterete molti più errori e necessità di miglioramenti (ortografia sbagliata, errori di battitura, formato inadatto), aspetti quasi invisibili nell’ebook.
Per questo motivo, un libro “serio” si corregge ancora sulla carta usando penna o matita. Basterebbe tale prova per dimostrare la maggior facilità di lettura e quindi di comprensione sulla carta.
Per non essere troppo filosofici, limitiamoci a rilevare come l’Uomo, nonostante la sbornia di bit e byte rimane sempre un essere semplice e molto legato al concreto, alla materia, alla naturalità delle cose.
L’assalto digitale non ha sconfitto questa natura. Affatto. Direi anzi che a volte ha intensificato una certa bramosia contraria. Non siamo fatti per chiuderci in un mondo virtuale ma per conquistare quello materiale.
Certo, in un libro di intrattenimento non è così importante la comprensione quanto in un libro scolastico. Un libro dalla struttura semplice come un romanzo si adatta meglio al formato elettronico.
Dovendo realizzare un libro ricco di schemi, immagini, capitoli e paragrafi dovremmo studiarci sopra un po’ prima di poter realizzare un Epub eccellente.
Il problema si risolverà definitivamente quando, così come nei film di Harry Potter, avremmo dei veri giornali, simili in tutto e per tutto al puro formato cartaceo ma con l’aggiunta delle complete funzionalità di un supporto elettronico.
Forse il grafene permetterà di realizzare pagine elettroniche sottili come la carta. Stiamo a vedere.
Per il momento i due formati convivono e si completano e la cosa migliore è riconoscere le alterne superiorità dell’uno sull’altro in base alla situazione, ai nostri scopi e gusti. Senza ideologie.
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