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Come scegliere il giusto hosting? Tradotto: chi ospiterà il nostro sito web? Adoro il fatto che si possa scegliere tra una infinità di fornitori… odio il fatto che si possa scegliere tra una infinità di fornitori…

Ma è meglio così, a chi non piace complicarsi il proprio tran tran quotidiano? Buttiamo tanto tempo in cose futili come ascoltare politici ripetere banalità in tv. Meglio spenderlo per scegliere un buon hosting provider!

Ho cominciato una ventina d’anni fa e qualche idea me la sono fatta. Sicuramente, le nostre certezze sono messe continuamente a dura prova da un’offerta così ampia che stordisce, proviamo perciò ad ancorarci ad alcuni “dati stabili”, ad alcune osservazioni dirette a prova di smentita.

Scegliere l’hosting giusto. Vale la pena spendere di più

Come tutti i servizi, se vuoi qualcosa in più, devi spendere qualcosa in più. L’offerta di servizi di hosting web a basso costo è allentante ma è anche fuorviante. Quei prezzi che vediamo sono come il formaggio che attrae il topo (a dire il vero i topi sono più attratti dal granturco ma la metafora non veniva). La tentazione c’è, ma ne vale la pena?

Anche cercare di risparmiare pochi euro è comunque un’intenzione degna di rispetto poiché quei pochi euro si sommano ad altri pochi euro, ad altri pochi euro… che alla fine diventano “non così pochi euro”. Ma può anche diventare un’ansia capace di produrre più danni che benefici.

Sei un professionista? Il titolare di una impresa? Sai allora che devi investire più che cercare il risparmio a tutti i costi. Pensi che se alle vagonate di soldi che spendi e alle difficoltà di bilancio tra cui ti destreggi, aggiungessi qualche decina di euro/anno in più falliresti?

Certo che no! Allora, perché diavolo (e qui non si vede ma mi sto incazzando) ti infogni con dei provider o con dei piani di hosting economici semplicemente perché ti garantiscono qualche spicciolo di risparmio, qualcosa che ti permetterà di bere qualche caffè in più ogni anno?

Quando hai aspettato un giorno intero per la risposta dal servizio di assistenza o quando sarà passato qualche secondo in più di attesa per un singolo accesso al tuo sito, ti sarai giocato tutto il mega-risparmio.

Siamo dei professionisti? Magari anche piccoli o piccolissimi o… microscopici professionisti? Niente fesserie allora, 30, 40, 50 euro in più l’anno possono essere spesi.

Lasciamo i piani più economici allo studente e al privato. Lasciamoli agli indecisi, ai timorosi, a chi “ci prova” per loro vanno più che bene. Il professionista deve pensare come uno Jedi: non esiste “provare”. Esiste “fare o non fare”.

Alcuni hosting offrono un servizio a canone molto ridotto per il primo anno. Potete approfittarne, potete pensare di trasferire il vostro sito e verificare la differenza di prestazioni prima/dopo con gli strumenti suggeriti.

Potrete tornare indietro se non sarete contenti.

scegliere hosting giusto server web

Come si misura la qualità di un hosting

Dicevamo di rimanere ben incollati a pochi dati stabili. Ancora meglio, prendiamone uno solo. “Il potere della semplicità” come un filosofo citava.

Velocità, velocità, velocità. Dato per assodato che un sito web sia ben organizzato e si presenti graficamente in modo decente, perlomeno non confusionario, per il visitatore la cosa più importante è la velocità.

Fatto salvo anche che abbiate cercato di non appesantire esageratamente il vostro sito web con immagini e funzionalità di ogni tipo, la velocità dipende dalle risorse che vi mette a disposizione il vostro hosting provider.

Il vostro sito web è ospitato su un mega-computer, magari distribuito su più computer, assieme, di solito, a molti, molti altri siti web. (bisognerebbe dire server, perdonatemi la semplificazione).

Quindi, come un programma sul vostro computer girerà tanto più velocemente quanto più saranno veloci i processori e quanto più veloce e abbondante è la memoria (ram, disco fisso e anche altri fattori legati alle caratteristiche hardware e software), lo stesso vale per il vostro sito web.

Ovviamente, un computer più potente costa di più e lo stesso dicasi per un servizio che ospita il vostro sito: se è più performante, è più caro.

Cosa vi dà più fastidio quando navigate su un sito web? Ve lo dico io: la lentezza. L’impatto di un sito web lento sulle conversioni (in sostanza quante di quelle visite si tramutano in acquisti o richieste) non è elevato, è terrificante.

Non è difficile da credere, immaginate quelle volte, e ce ne sono, in cui vi siete imbattuti in pagine che non si caricavano se non dopo molti secondi. Specialmente nei negozi on line, la faccenda è deprimente.

Il visitatore deve e vuole fare mille valutazioni, i tempi di attesa si accumulano, il sito viene abbandonato, nessuna conversione…

scegliere hosting giusto velocità dei server

Quanto incide la scelta dell’hosting sulla velocità del sito?

Avendo recentemente realizzato un sito per un mio cliente, prima in un’area stage su un server con risorse abbondanti (ram, disco e velocità dei supporti), poi trasferito sul server del cliente con scarse risorse condivise, è stato per me molto facile cogliere la palla al balzo e fare un rapido paragone.

Il sito è risultato circa due volte più lento, passando da tempi di caricamento di circa 2 secondi a 4, mediamente. Quattro secondi per un sito web, che fondamentalmente è una presentazione aziendale, sono troppi. Questo è quanto può incidere la potenza di un server nelle prestazioni di un sito web.

Con un buon lavoro sulle immagini e sulla gestione delle pagine, i tempi potrebbero ridursi sotto il secondo.

Studi molto interessanti mostrano l’impatto della velocità del sito nelle transazioni commerciali. Il grafico sotto, tratto da portent.com, mostra un repentino calo delle transazioni (scambi commerciali) all’aumentare dei tempi di caricamento delle pagine.

A 4 secondi le transazioni sono 1/3 rispetto a 1 secondo. Per essere più chiari: le entrate si riducono di tre quarti!

tempi di caricamento pagine web
fonte: portent.com

Molto importante è anche l’impatto sulle Conversioni (operazioni come iscriversi a un newsletter, inviare un modulo contatti, registrazione a un sito). Vi è un calo netto quando si raggiungono i due secondi e, certo, l’ideale sarebbe stare sotto il secondo.

tempi di caricamento pagine web
fonte: portent.com

Se misurate la velocità delle vostre pagine con un servizio come pingdom.com, potete subito calcolare quante entrate state perdendo. È molto facile.

Quando vi costa allora quel risparmio di 40/50 euro l’anno? 4, 5, 50.000, 500.000 euro? Può essere. Quanto costano dieci clienti che non vi chiamano? Quanto costano decine, centinaia o persino migliaia di transazioni commerciali in meno?

La pagina di un negozio on line che si carica dopo 6/7 secondi è come un commesso che vi fa aspettare venti minuti.

Quindi, qual è la cifra giusta da spendere?

Sarebbe facile dire “dipende”. Ma siamo gente temeraria, come comprovato dal possesso di una partita iva, perciò getto il cuore oltre l’ostacolo e propongo delle cifre.

Se dovessi, a spanne, dire quanto si deve effettivamente spendere, direi 80/100 euro all’anno per un sito di presentazione aziendale e 300 per un server dedicato nel caso di un negozio on line. Sì, credo sarebbero le cifre giuste per un’attività professionale.

Senza contare il fatto che un sito lento per il cliente lo è allo stesso identico modo per chi lo amministra. Quante ore di lavoro annue in più dovrete pagare a quel povero ragazzo che vi tiene aggiornato il sito?

E stiamo parlando solo di velocità di connessione e dowlonad. Per quanto riguarda altri aspetti come l’assistenza, per esempio?

Qual è il conto dell’attendere un giorno intero per una risposta, magari sbagliata o sbrigativa, quando il vostro sito web presenta malfunzionamenti o quando si tratta di operare delle scelte tecniche per migliorare il servizio? Quali le perdite di un e-commerce che per qualche ora rimane off-line?

Conclusioni

Il web è diventato veloce, le persone si aspettano connessioni veloci, le nuove tecnologie e i nuovi trend impongono siti web sempre più ricchi di funzionalità e di immagine e questo li rende pesanti e lenti se non supportati da hosting di alto livello.

Il web è il vostro primo contatto col cliente. Proprio come non vi presentereste con un ora di ritardo da un nuovo prospetto, così non dovrebbe farsi attendere la vostra pagina web. La pagina di un negozio on line che si carica dopo 6/7 secondi è come un commesso che vi fa aspettare venti minuti.

La maggioranza dei potenziali clienti uscirà dal negozio in silenzio e, peggio ancora, non ci tornerà più perché il vostro servizio è stato etichettato come scadente. Etichetta difficile da cancellare.

È vero che il web ha aperto molte possibilità a basso costo o gratuite ma è proprio per questo che ha attratto un marasma dilettantesco che rende imperativo mantenere uno standard elevato e un atteggiamento da professionista anche in questo mezzo di comunicazione.

Garantire la propria presenza nel web è comunque molto economico se confrontato ad altre spese ricorrenti. Sii un professionista fuori e dentro la rete.

Odio ammetterlo, come web designer, ma l’immagine è anche – e molto – una questione tecnologica.

Velocità del servizio è la parola d’ordine.

 

Scegliere l’hosting giusto. Una questione di servizio e di immagine

Come scegliere il giusto hosting? Tradotto: chi ospiterà il nostro sito web? Adoro il fatto che si possa scegliere tra una infinità di fornitori… odio il fatto che si possa scegliere tra una infinità di fornitori…

Ma è meglio così, a chi non piace complicarsi il proprio tran tran quotidiano? Buttiamo tanto tempo in cose futili come ascoltare politici ripetere banalità in tv. Meglio spenderlo per scegliere un buon hosting provider!

Ho cominciato una ventina d’anni fa e qualche idea me la sono fatta. Sicuramente, le nostre certezze sono messe continuamente a dura prova da un’offerta così ampia che stordisce, proviamo perciò ad ancorarci ad alcuni “dati stabili”, ad alcune osservazioni dirette a prova di smentita.

Scegliere l’hosting giusto. Vale la pena spendere di più

Come tutti i servizi, se vuoi qualcosa in più, devi spendere qualcosa in più. L’offerta di servizi di hosting web a basso costo è allentante ma è anche fuorviante. Quei prezzi che vediamo sono come il formaggio che attrae il topo (a dire il vero i topi sono più attratti dal granturco ma la metafora non veniva). La tentazione c’è, ma ne vale la pena?

Anche cercare di risparmiare pochi euro è comunque un’intenzione degna di rispetto poiché quei pochi euro si sommano ad altri pochi euro, ad altri pochi euro… che alla fine diventano “non così pochi euro”. Ma può anche diventare un’ansia capace di produrre più danni che benefici.

Sei un professionista? Il titolare di una impresa? Sai allora che devi investire più che cercare il risparmio a tutti i costi. Pensi che se alle vagonate di soldi che spendi e alle difficoltà di bilancio tra cui ti destreggi, aggiungessi qualche decina di euro/anno in più falliresti?

Certo che no! Allora, perché diavolo (e qui non si vede ma mi sto incazzando) ti infogni con dei provider o con dei piani di hosting economici semplicemente perché ti garantiscono qualche spicciolo di risparmio, qualcosa che ti permetterà di bere qualche caffè in più ogni anno?

Quando hai aspettato un giorno intero per la risposta dal servizio di assistenza o quando sarà passato qualche secondo in più di attesa per un singolo accesso al tuo sito, ti sarai giocato tutto il mega-risparmio.

Siamo dei professionisti? Magari anche piccoli o piccolissimi o… microscopici professionisti? Niente fesserie allora, 30, 40, 50 euro in più l’anno possono essere spesi.

Lasciamo i piani più economici allo studente e al privato. Lasciamoli agli indecisi, ai timorosi, a chi “ci prova” per loro vanno più che bene. Il professionista deve pensare come uno Jedi: non esiste “provare”. Esiste “fare o non fare”.

Alcuni hosting offrono un servizio a canone molto ridotto per il primo anno. Potete approfittarne, potete pensare di trasferire il vostro sito e verificare la differenza di prestazioni prima/dopo con gli strumenti suggeriti.

Potrete tornare indietro se non sarete contenti.

scegliere hosting giusto server web

Come si misura la qualità di un hosting

Dicevamo di rimanere ben incollati a pochi dati stabili. Ancora meglio, prendiamone uno solo. “Il potere della semplicità” come un filosofo citava.

Velocità, velocità, velocità. Dato per assodato che un sito web sia ben organizzato e si presenti graficamente in modo decente, perlomeno non confusionario, per il visitatore la cosa più importante è la velocità.

Fatto salvo anche che abbiate cercato di non appesantire esageratamente il vostro sito web con immagini e funzionalità di ogni tipo, la velocità dipende dalle risorse che vi mette a disposizione il vostro hosting provider.

Il vostro sito web è ospitato su un mega-computer, magari distribuito su più computer, assieme, di solito, a molti, molti altri siti web. (bisognerebbe dire server, perdonatemi la semplificazione).

Quindi, come un programma sul vostro computer girerà tanto più velocemente quanto più saranno veloci i processori e quanto più veloce e abbondante è la memoria (ram, disco fisso e anche altri fattori legati alle caratteristiche hardware e software), lo stesso vale per il vostro sito web.

Ovviamente, un computer più potente costa di più e lo stesso dicasi per un servizio che ospita il vostro sito: se è più performante, è più caro.

Cosa vi dà più fastidio quando navigate su un sito web? Ve lo dico io: la lentezza. L’impatto di un sito web lento sulle conversioni (in sostanza quante di quelle visite si tramutano in acquisti o richieste) non è elevato, è terrificante.

Non è difficile da credere, immaginate quelle volte, e ce ne sono, in cui vi siete imbattuti in pagine che non si caricavano se non dopo molti secondi. Specialmente nei negozi on line, la faccenda è deprimente.

Il visitatore deve e vuole fare mille valutazioni, i tempi di attesa si accumulano, il sito viene abbandonato, nessuna conversione…

scegliere hosting giusto velocità dei server

Quanto incide la scelta dell’hosting sulla velocità del sito?

Avendo recentemente realizzato un sito per un mio cliente, prima in un’area stage su un server con risorse abbondanti (ram, disco e velocità dei supporti), poi trasferito sul server del cliente con scarse risorse condivise, è stato per me molto facile cogliere la palla al balzo e fare un rapido paragone.

Il sito è risultato circa due volte più lento, passando da tempi di caricamento di circa 2 secondi a 4, mediamente. Quattro secondi per un sito web, che fondamentalmente è una presentazione aziendale, sono troppi. Questo è quanto può incidere la potenza di un server nelle prestazioni di un sito web.

Con un buon lavoro sulle immagini e sulla gestione delle pagine, i tempi potrebbero ridursi sotto il secondo.

Studi molto interessanti mostrano l’impatto della velocità del sito nelle transazioni commerciali. Il grafico sotto, tratto da portent.com, mostra un repentino calo delle transazioni (scambi commerciali) all’aumentare dei tempi di caricamento delle pagine.

A 4 secondi le transazioni sono 1/3 rispetto a 1 secondo. Per essere più chiari: le entrate si riducono di tre quarti!

tempi di caricamento pagine web
fonte: portent.com

Molto importante è anche l’impatto sulle Conversioni (operazioni come iscriversi a un newsletter, inviare un modulo contatti, registrazione a un sito). Vi è un calo netto quando si raggiungono i due secondi e, certo, l’ideale sarebbe stare sotto il secondo.

tempi di caricamento pagine web
fonte: portent.com

Se misurate la velocità delle vostre pagine con un servizio come pingdom.com, potete subito calcolare quante entrate state perdendo. È molto facile.

Quando vi costa allora quel risparmio di 40/50 euro l’anno? 4, 5, 50.000, 500.000 euro? Può essere. Quanto costano dieci clienti che non vi chiamano? Quanto costano decine, centinaia o persino migliaia di transazioni commerciali in meno?

La pagina di un negozio on line che si carica dopo 6/7 secondi è come un commesso che vi fa aspettare venti minuti.

Quindi, qual è la cifra giusta da spendere?

Sarebbe facile dire “dipende”. Ma siamo gente temeraria, come comprovato dal possesso di una partita iva, perciò getto il cuore oltre l’ostacolo e propongo delle cifre.

Se dovessi, a spanne, dire quanto si deve effettivamente spendere, direi 80/100 euro all’anno per un sito di presentazione aziendale e 300 per un server dedicato nel caso di un negozio on line. Sì, credo sarebbero le cifre giuste per un’attività professionale.

Senza contare il fatto che un sito lento per il cliente lo è allo stesso identico modo per chi lo amministra. Quante ore di lavoro annue in più dovrete pagare a quel povero ragazzo che vi tiene aggiornato il sito?

E stiamo parlando solo di velocità di connessione e dowlonad. Per quanto riguarda altri aspetti come l’assistenza, per esempio?

Qual è il conto dell’attendere un giorno intero per una risposta, magari sbagliata o sbrigativa, quando il vostro sito web presenta malfunzionamenti o quando si tratta di operare delle scelte tecniche per migliorare il servizio? Quali le perdite di un e-commerce che per qualche ora rimane off-line?

Conclusioni

Il web è diventato veloce, le persone si aspettano connessioni veloci, le nuove tecnologie e i nuovi trend impongono siti web sempre più ricchi di funzionalità e di immagine e questo li rende pesanti e lenti se non supportati da hosting di alto livello.

Il web è il vostro primo contatto col cliente. Proprio come non vi presentereste con un ora di ritardo da un nuovo prospetto, così non dovrebbe farsi attendere la vostra pagina web. La pagina di un negozio on line che si carica dopo 6/7 secondi è come un commesso che vi fa aspettare venti minuti.

La maggioranza dei potenziali clienti uscirà dal negozio in silenzio e, peggio ancora, non ci tornerà più perché il vostro servizio è stato etichettato come scadente. Etichetta difficile da cancellare.

È vero che il web ha aperto molte possibilità a basso costo o gratuite ma è proprio per questo che ha attratto un marasma dilettantesco che rende imperativo mantenere uno standard elevato e un atteggiamento da professionista anche in questo mezzo di comunicazione.

Garantire la propria presenza nel web è comunque molto economico se confrontato ad altre spese ricorrenti. Sii un professionista fuori e dentro la rete.

Odio ammetterlo, come web designer, ma l’immagine è anche – e molto – una questione tecnologica.

Velocità del servizio è la parola d’ordine.

 

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