Come liberare la creatività

In questo articolo:

Esistono metodi consolidati per liberare la creatività. Ho pensato che magari vi interessasse conoscerne uno, a dire il vero una mia interpretazione di un metodo conosciuto come “brainstorming”. Per me funziona, spero funzionerà anche per voi.

Il terrore del “foglio bianco”

Certamente, la capacità di mettere in pratica un’idea creativa poggia le sue basi sulla conoscenza tecnica. Possiamo avere in mente un quadro bellissimo da dipingere ma se non sappiamo come mescolare i colori tra loro per ottenere certe tonalità, non andiamo da nessuna parte.

Questo è lo scoglio dove naufragano tante intenzioni creative – in qualsiasi campo: la mancanza di tecnica sufficiente per metterle in pratica. Confermato questo fondamento, è giusto sottolineare che esiste, tuttavia, un aspetto puramente creativo, che, anche per chi possiede un tecnica consolidata, è necessario far proprio.

Esiste una specie di “terrore da foglio bianco”: qualsiasi idea ci venga in mente per “riempire quel foglio”, ci sembra immediatamente inadeguata. Ci viene un’idea e subito pensiamo: «no, questa non va bene…», ce ne viene un’altra e… «no, nemmeno questa».

A dispetto di ciò, vi posso assicurare che quasi non esistono idee che non possano essere tradotte in un ottimo lavoro creativo. Perciò, capite dove voglio parare? L’ostacolo maggiore è la nostra stessa tendenza a invalidare automaticamente le nostre idee.

Il procedimento per liberare la creatività

Siccome siamo gente pratica e interessata solo a cose che funzionano veniamo subito al rimedio: scrivere o abbozzare su un foglio qualsiasi idea venga in mente. Comincerete così a liberare la creatività.

Che vi sembri un pensiero eccezionale o stupido, geniale o solo cervellotico, prendetene nota! Dovete trovare uno slogan aziendale? Prendete nota di tutte le frasi che vi vengono in mente, fate un elenco. Il procedimento può durare mezz’ora, un’ora, due o anche più.

Ad un certo punto, come per magia, una o due di quelle frasi, magari proprio quelle che avete scritto più di malavoglia, saranno quelle giuste e, con qualche piccola correzione, ne ricaverete lo slogan perfetto.

Questo procedimento per liberare la creatività vale anche per un’idea grafica, per un poster, per una copertina, per la gabbia di un catalogo, per un logo, per l’intestazione e il testo di una pagina pubblicitaria. Prendete nota di tutte le vostre idee o fatene uno schizzo a seconda del caso.

Prima o poi, l’idea buona se ne esce – sempre. Fidatevi è lì, dovete solo togliere il tappo rappresentato da tutte le “buone” ragioni per cui quello che vi viene in mente non va bene. Quel tappo salta prima o poi come quello della bottiglia dello spumante prendendo nota di qualsiasi idea vi venga in mente.

Il punto chiave è quello di non sminuire mai qualsiasi idea vi venga in mente e prenderne nota. Ad un certo punto le idee buone cominceranno a uscire e potrete selezionare quella giusta.

Questo procedimento può essere considerato una variante del brainstorming, procedimento che viene fatto in una riunione di gruppo, dove è imperativo non invalidare qualsiasi idea venga esposta da un membro del gruppo.

Il punto chiave è quello di non sminuire mai qualsiasi idea vi venga in mente e prendernene nota. Ad un certo punto le idee buone cominceranno a uscire e potrete selezionare quella giusta.

Riconoscere il nemico numero uno

La creatività, in quanto tale, trova il suo contrario nella realtà consolidata. La creatività è il motore di una nuova realtà in embrione, qualsiasi idea creativa vi venga in mente non sarà mai “giusta” perché non trova riscontro nella realtà esistente.

Sicuramente vi sarà capitato di sentire una canzone che inizialmente vi sembrava dissonante o senza senso o semplicemente brutta ma che dopo un po’ di volte che l’ascoltavate cominciava a diventare sempre più famigliare e a piacervi sempre di più.

Molte persone si oppongono al cambiamento. Esistono interessi consolidati, non solo economici, nell’impedire un miglioramento, nelle arti come nelle scienze.

Non vi aspettate che le idee creative piacciano subito. Se volete il successo immediato, occupatevi di banalità. Siate in grado di tollerare il giudizio altrui e il vostro in primo luogo. L’esercizio in questione risolve quest’ultimo aspetto.

La realtà è il nemico numero uno della creatività. La creatività è quella forza che ogni giorno combatte con la realtà – anche la propria – e cerca di crearne una nuova. La realtà è così difficile da scardinare che molti artisti, scienziati e altre figure, hanno ricevuto il meritato riconoscimento solo dopo la loro morte.

A volte è una guerra molto dura. Il problema è che molte persone si oppongono al cambiamento. Esistono interessi consolidati, non solo economici, nell’impedire un miglioramento, nelle arti come nelle scienze.

Per questo il creativo è colui al quale sono sempre toccate le battaglie più difficili ma è anche la persona che fa progredire il mondo. Questa semplicissima pratica vi aiuterà a uscirne vincitori.

 

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Come liberare la creatività

Esistono metodi consolidati per liberare la creatività. Ho pensato che magari vi interessasse conoscerne uno, a dire il vero una mia interpretazione di un metodo conosciuto come “brainstorming”. Per me funziona, spero funzionerà anche per voi.

Il terrore del “foglio bianco”

Certamente, la capacità di mettere in pratica un’idea creativa poggia le sue basi sulla conoscenza tecnica. Possiamo avere in mente un quadro bellissimo da dipingere ma se non sappiamo come mescolare i colori tra loro per ottenere certe tonalità, non andiamo da nessuna parte.

Questo è lo scoglio dove naufragano tante intenzioni creative – in qualsiasi campo: la mancanza di tecnica sufficiente per metterle in pratica. Confermato questo fondamento, è giusto sottolineare che esiste, tuttavia, un aspetto puramente creativo, che, anche per chi possiede un tecnica consolidata, è necessario far proprio.

Esiste una specie di “terrore da foglio bianco”: qualsiasi idea ci venga in mente per “riempire quel foglio”, ci sembra immediatamente inadeguata. Ci viene un’idea e subito pensiamo: «no, questa non va bene…», ce ne viene un’altra e… «no, nemmeno questa».

A dispetto di ciò, vi posso assicurare che quasi non esistono idee che non possano essere tradotte in un ottimo lavoro creativo. Perciò, capite dove voglio parare? L’ostacolo maggiore è la nostra stessa tendenza a invalidare automaticamente le nostre idee.

Il procedimento per liberare la creatività

Siccome siamo gente pratica e interessata solo a cose che funzionano veniamo subito al rimedio: scrivere o abbozzare su un foglio qualsiasi idea venga in mente. Comincerete così a liberare la creatività.

Che vi sembri un pensiero eccezionale o stupido, geniale o solo cervellotico, prendetene nota! Dovete trovare uno slogan aziendale? Prendete nota di tutte le frasi che vi vengono in mente, fate un elenco. Il procedimento può durare mezz’ora, un’ora, due o anche più.

Ad un certo punto, come per magia, una o due di quelle frasi, magari proprio quelle che avete scritto più di malavoglia, saranno quelle giuste e, con qualche piccola correzione, ne ricaverete lo slogan perfetto.

Questo procedimento per liberare la creatività vale anche per un’idea grafica, per un poster, per una copertina, per la gabbia di un catalogo, per un logo, per l’intestazione e il testo di una pagina pubblicitaria. Prendete nota di tutte le vostre idee o fatene uno schizzo a seconda del caso.

Prima o poi, l’idea buona se ne esce – sempre. Fidatevi è lì, dovete solo togliere il tappo rappresentato da tutte le “buone” ragioni per cui quello che vi viene in mente non va bene. Quel tappo salta prima o poi come quello della bottiglia dello spumante prendendo nota di qualsiasi idea vi venga in mente.

Il punto chiave è quello di non sminuire mai qualsiasi idea vi venga in mente e prenderne nota. Ad un certo punto le idee buone cominceranno a uscire e potrete selezionare quella giusta.

Questo procedimento può essere considerato una variante del brainstorming, procedimento che viene fatto in una riunione di gruppo, dove è imperativo non invalidare qualsiasi idea venga esposta da un membro del gruppo.

Il punto chiave è quello di non sminuire mai qualsiasi idea vi venga in mente e prendernene nota. Ad un certo punto le idee buone cominceranno a uscire e potrete selezionare quella giusta.

Riconoscere il nemico numero uno

La creatività, in quanto tale, trova il suo contrario nella realtà consolidata. La creatività è il motore di una nuova realtà in embrione, qualsiasi idea creativa vi venga in mente non sarà mai “giusta” perché non trova riscontro nella realtà esistente.

Sicuramente vi sarà capitato di sentire una canzone che inizialmente vi sembrava dissonante o senza senso o semplicemente brutta ma che dopo un po’ di volte che l’ascoltavate cominciava a diventare sempre più famigliare e a piacervi sempre di più.

Molte persone si oppongono al cambiamento. Esistono interessi consolidati, non solo economici, nell’impedire un miglioramento, nelle arti come nelle scienze.

Non vi aspettate che le idee creative piacciano subito. Se volete il successo immediato, occupatevi di banalità. Siate in grado di tollerare il giudizio altrui e il vostro in primo luogo. L’esercizio in questione risolve quest’ultimo aspetto.

La realtà è il nemico numero uno della creatività. La creatività è quella forza che ogni giorno combatte con la realtà – anche la propria – e cerca di crearne una nuova. La realtà è così difficile da scardinare che molti artisti, scienziati e altre figure, hanno ricevuto il meritato riconoscimento solo dopo la loro morte.

A volte è una guerra molto dura. Il problema è che molte persone si oppongono al cambiamento. Esistono interessi consolidati, non solo economici, nell’impedire un miglioramento, nelle arti come nelle scienze.

Per questo il creativo è colui al quale sono sempre toccate le battaglie più difficili ma è anche la persona che fa progredire il mondo. Questa semplicissima pratica vi aiuterà a uscirne vincitori.

 

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