Espositori e roll up. Utilizzi e potenzialità
«Può indicarti dove andare, alto e slanciato è il suo portamento, autorevole si sa mostrare e fa di tutto per farsi notare. Che cos'è?» Un orribile gioco di parole? Esatto ma è anche l'espositore. Devo perfezionare la mia arte nel creare indovinelli ma il soggetto che stiamo per trattare merita attenzione

È uno strumento di comunicazione abbastanza economico da realizzare, di grande impatto e spesso l’unico in grado di offrire un certo tipo di comunicazione, in determinate circostanze.
Espositori: utilizzi ideali
Realizzare un espositore, un singolo pannello o roll-up, alla fine, tra grafica e stampa, almeno nelle soluzioni più economiche, costa quanto un depliant o un poster ma è un elemento più importante in uno stand fieristico, in una installazione di un centro commerciale, al di fuori o dentro al negozio o nella reception della nostra azienda.
Se avessi un’azienda con un grande atrio non mancherebbero espositori, magari retro-illuminati e gli aggiornerei periodicamente. Sono elementi di grande interesse e di arredo (se fatti bene).
Un tipico utilizzo è la grafica informativa negli eventi. Può essere accompagnato a dei pieghevoli in una tasca applicata oppure, si può realizzare un totem che sia concepito come porta-depliant o porta riviste.
Sa adempiere molto bene al primo obiettivo della pubblicità: creare impatto. Ha il fisico del ruolo: dimensioni e proporzioni da buttafuori. Se è da banco può starsene in modo molto impertinente e poco ingombrante sul bancone del negozio o della reception.
Gli usi sono veramente tanti, è impossibile elencarli tutti.
Non costa una sproposito fare una grafica professionale in linea con l’immagine aziendale. Ma siccome il soggetto si fa notare, fatela bene!
Realizzazione espositori e roll-up: accorgimenti
Usate foto o immagini professionali! Se si tratta di un prodotto, con qualche decina di euro potete farla fare dal fotografo più vicino. Se è un prodotto più complesso o di dimensioni molto grandi forse dovreste ricorrere a uno studio.
Il secondo è: usate un grafica “viva”. Professionale, non significa “serio”, non significa tantomeno smorto, non significa che non si possa essere creativi, originali, vivi se non vivaci.
Il terzo è: l’immagine aziendale va rispettata. Di più: questo è uno strumento ideale per promuovere l’immagine aziendale: il logo, i vostri colori, il vostro tono generale, le informazioni base sulla vostra attività. È un’occasione per promuovere il brand.
I quarto è: rispetta le priorità grafiche. Headline e immagine del prodotto devono essere gli elementi che si notano da lontano, per primi. Il vostro logo è il terzo elemento più importante. Dovete prima attrarre con l’offerta e poi associare il logo. A meno che non sia un roll up istituzionale il cui scopo ha reiterare il brand.
Posso essere aggiunti altri contenuti, certo, quanti se ne vuole, saranno letti quando la gente si avvicina ma non devono essere indispensabili a capire il senso dell’offerta. Quello che gli riesce meglio è essere notato a distanza, tra la folla.
Quanto costa?
Possiamo dividere i costi in due spese principali: progetto grafico e struttura-stampa. Il progetto grafico di un singolo pannello può avere un costo paragonabile a un poster o a un volantino, vedi il mio listino per farti un’idea. Se è uno stand intero molto di più naturalmente ma si possono contenere i costi.
I costi di stampa e della struttura sono molto variabili, i più alti sono di gran lunga quelli di un retroilluminato. I roll up e i totem di cartone hanno costi molto più contenuti. L’opzione mono o bi-facciale ovviamente incide sui costi.
Insomma, probabilmente, tutto compreso, grafica e stampa, saremo su un range tra i 250 per un semplice pannello e i 1.000 euro per un retro illuminato di grandi dimensioni.
Come già accennato, a parte il totem in cartone, roll up e i retro-illuminati permettono di rifare solo la grafica e risparmiare un considerevole ammontare nelle successive campagne.
Alcuni esempi e suggerimenti
Vediamo per finire qualche esempio che spero chiarisca quanto detto e sia fonte di ispirazione.





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