Originalità, personalità, chiarezza nel rispetto degli equilibri tradizionali. Progetti grafici per libri
L’importanza del progetto grafico
Idealmente l’impaginazione di un libro deve basarsi su un progetto grafico. Scelta del formato pagina, definizione degli stili dei caratteri, rientri, spazio bianco, inizio capitoli… per l’interno e per la copertina.
Quando si progetta una collana, ma anche quando è necessario che una casa editrice imposti un suo stile con tratti distintivi, il progetto grafico diventa ancor più importante e delicato.
Il progetto grafico rappresenta il fil rouge, il dato stabile, la guida per tutti i grafici, rafforza il brand, porta ordine, abitua il lettore a determinati stili.
Il lavoro inizia ancor prima di mettersi al computer. Parte dalla… fine, considerando il formato finale del libro o della rivista, chi lo stamperà, come e se verrà realizzata una versione digitale…
Carlo Gislon – graphic designer, ha curato decine o forse centinaia di progetti grafici. Chiedi con fiducia il suo servizio.
Progettazione grafica libri – la proposta
- Accurato studio preliminare ed esame di esempi di successo
- Studio dell’organizzazione e gerarchia dei contenuti
- Sviluppo di elementi coordinati: gabbia, allineamenti, caratteri…
- Considerazioni grafiche e di stile relative alle collane
- Bozze generali preliminari di valutazione
- Bozze successive di correzione
- Produzione esecutivo di stampa e/o Epub
Originalità e creatività in senso stretto sono un po’ deprecabili in un libro da diffondere al pubblico generale. Ma non bisogna confondere tradizione e chiarezza con mancanza di stile
Approfondimenti
La scelta del formato pagina
Siamo in teoria liberi di scegliere il formato che preferiamo, tuttavia l’ottimizzazione dei costi di stampa, considerazioni sulla fruibilità dei contenuti, sull’armonia generale, indirizzano verso scelte precise.
La stampa Print on Demand, che tanto si sta diffondendo, quella proposta da servizi come Amazon kdp, è più restrittiva in queste scelte e il servizio di progettazione, come qui viene inteso, è quasi inesistente.
In ogni modo, il formato pagina è la prima –vera– considerazione. Cambiarlo in corso d’opera, specie quando si è nelle fasi finali di impaginazione o alle ultime correzioni, è possibile ma implica lavoro e costi aggiuntivi.
Tali considerazioni derivano naturalmente da un esame del lavoro che abbiamo davanti. Si tratta di un romanzo, di un saggio, di un manuale, di un libro d’arte? Si tratta di un volume tascabile, ad esempio un libro da portare sempre con sé, o un libro di studio da leggere su una scrivania?
Se è prevista una versione digitale è bene pensare subito a font pienamente compatibili e liberi da diritti e fare il possibile per effettuare scelte riproducibili anche su dispositivi mobili.
Se ci si accorgesse, all’ultimo minuto, che manca la premessa, un indice o dei titoli o altre sezioni, potremmo dover rifare il lavoro da capo, o quasi.
È come se il committente chiedesse all’architetto di progettare una casa e ci si accorgesse alla fine che manca il bagno!
La gabbia e il progetto grafico
Per Carlo Gislon – graphic designer, l’armonia data dalla disposizione e proporzione degli elementi, è la successiva considerazione. Le dimensioni dei margini e della pagina, gli spazi bianchi a inizio capitolo… sono queste le prime valutazioni in questa fase.
La scelta del carattere tipografico è l’aspetto successivo capace di dare la maggior personalità all’impaginato.
Originalità e creatività in senso stretto sono un po’ deprecabili in un libro da diffondere al pubblico generale. Ma non bisogna confondere tradizione e chiarezza con mancanza di stile.
Ecco che lo studio cerca di evitare, senza che diventi un’ossessione, i soliti caratteri tipografici o cerca di usare delle varianti più moderne ma al contempo “accettabili”.
Il Garamond, per esempio, è un carattere perfetto che resiste da secoli nelle sue rivisitazioni ma purtroppo usato da tre quarti dei libri in circolazione.
Ma se “Garamond dev’essere”, si può optare per versioni più moderne che offrono altresì il vantaggio di una maggiore ricchezza di opzioni e simboli (glifi) nonché la piena compatibilità con la successiva realizzazione della versione Epub.
Esistono caratteri (font) meravigliosi, poco usati perché (aimè) non disponibili gratuitamente ma che potrebbero dare a un progetto una personalità e raffinatezze uniche.
Carlo Gislon graphic designer è capace di proporre e fare valutazioni anche in tal senso così da creare il tuo stile unico.
Un progettista di libri deve essere il servitore leale e sensibile della parola scritta — J. Tschichold (02/74), “La forma del libro”

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Progettazione grafica libri. Crea il tuo stile
Originalità, personalità, chiarezza nel rispetto degli equilibri tradizionali. Progetti grafici per libri
L’importanza del progetto grafico
Idealmente l’impaginazione di un libro deve basarsi su un progetto grafico. Scelta del formato pagina, definizione degli stili dei caratteri, rientri, spazio bianco, inizio capitoli… per l’interno e per la copertina.
Quando si progetta una collana, ma anche quando è necessario che una casa editrice imposti un suo stile con tratti distintivi, il progetto grafico diventa ancor più importante e delicato.
Il progetto grafico rappresenta il fil rouge, il dato stabile, la guida per tutti i grafici, rafforza il brand, porta ordine, abitua il lettore a determinati stili.
Il lavoro inizia ancor prima di mettersi al computer. Parte dalla… fine, considerando il formato finale del libro o della rivista, chi lo stamperà, come e se verrà realizzata una versione digitale…
Carlo Gislon – graphic designer, ha curato decine o forse centinaia di progetti grafici. Chiedi con fiducia il suo servizio.
Progettazione grafica libri – la proposta
- Accurato studio preliminare ed esame di esempi di successo
- Studio dell’organizzazione e gerarchia dei contenuti
- Sviluppo di elementi coordinati: gabbia, allineamenti, caratteri…
- Considerazioni grafiche e di stile relative alle collane
- Bozze generali preliminari di valutazione
- Bozze successive di correzione
- Produzione esecutivo di stampa e/o Epub
Originalità e creatività in senso stretto sono un po’ deprecabili in un libro da diffondere al pubblico generale. Ma non bisogna confondere tradizione e chiarezza con mancanza di stile
Approfondimenti
La scelta del formato pagina
Siamo in teoria liberi di scegliere il formato che preferiamo, tuttavia l’ottimizzazione dei costi di stampa, considerazioni sulla fruibilità dei contenuti, sull’armonia generale, indirizzano verso scelte precise.
La stampa Print on Demand, che tanto si sta diffondendo, quella proposta da servizi come Amazon kdp, è più restrittiva in queste scelte e il servizio di progettazione, come qui viene inteso, è quasi inesistente.
In ogni modo, il formato pagina è la prima –vera– considerazione. Cambiarlo in corso d’opera, specie quando si è nelle fasi finali di impaginazione o alle ultime correzioni, è possibile ma implica lavoro e costi aggiuntivi.
Tali considerazioni derivano naturalmente da un esame del lavoro che abbiamo davanti. Si tratta di un romanzo, di un saggio, di un manuale, di un libro d’arte? Si tratta di un volume tascabile, ad esempio un libro da portare sempre con sé, o un libro di studio da leggere su una scrivania?
Se è prevista una versione digitale è bene pensare subito a font pienamente compatibili e liberi da diritti e fare il possibile per effettuare scelte riproducibili anche su dispositivi mobili.
Se ci si accorgesse, all’ultimo minuto, che manca la premessa, un indice o dei titoli o altre sezioni, potremmo dover rifare il lavoro da capo, o quasi.
È come se il committente chiedesse all’architetto di progettare una casa e ci si accorgesse alla fine che manca il bagno!
La gabbia e il progetto grafico
Per Carlo Gislon – graphic designer, l’armonia data dalla disposizione e proporzione degli elementi, è la successiva considerazione. Le dimensioni dei margini e della pagina, gli spazi bianchi a inizio capitolo… sono queste le prime valutazioni in questa fase.
La scelta del carattere tipografico è l’aspetto successivo capace di dare la maggior personalità all’impaginato.
Originalità e creatività in senso stretto sono un po’ deprecabili in un libro da diffondere al pubblico generale. Ma non bisogna confondere tradizione e chiarezza con mancanza di stile.
Ecco che lo studio cerca di evitare, senza che diventi un’ossessione, i soliti caratteri tipografici o cerca di usare delle varianti più moderne ma al contempo “accettabili”.
Il Garamond, per esempio, è un carattere perfetto che resiste da secoli nelle sue rivisitazioni ma purtroppo usato da tre quarti dei libri in circolazione.
Ma se “Garamond dev’essere”, si può optare per versioni più moderne che offrono altresì il vantaggio di una maggiore ricchezza di opzioni e simboli (glifi) nonché la piena compatibilità con la successiva realizzazione della versione Epub.
Esistono caratteri (font) meravigliosi, poco usati perché (aimè) non disponibili gratuitamente ma che potrebbero dare a un progetto una personalità e raffinatezze uniche.
Carlo Gislon graphic designer è capace di proporre e fare valutazioni anche in tal senso così da creare il tuo stile unico.
Un progettista di libri deve essere il servitore leale e sensibile della parola scritta — J. Tschichold (02/74), “La forma del libro”
